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Coronavirus, Zaia: «Ecco la nostra proposta per prevenzione e gestione dei casi nelle scuole»

Al 28 settembre sono 90 le realtà scolastiche venete con almeno un caso attualmente positivo rilevato in una classe/sezione: in quasi la totalità delle situazioni il caso individuato è l’unico positivo (solo in 3 casi sono stati registrati casi secondari nella stessa scuola tra loro correlati)

«Per ora nelle scuole del Veneto un’emergenza sanitaria per il Covid non c’è, ma sulla prevenzione e la gestione dei casi si può essere più performanti in sole tre mosse, che abbiamo proposto al Ministero della Salute»: lo ha annunciato il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, nel corso del punto stampa odierno per fare il punto sulla situazione del Covid sul territorio, affiancato, come sempre, dagli assessori Manuela Lanzarin (Sanità) e Gianpaolo Bottacin (Protezione Civile).

Tre passi

Prosegue il Governatore: «Proponiamo l’utilizzo del tampone rapido come strumento dello screening scolastico, la cui sperimentazione ha dato risultati equiparabili a quelli del tampone molecolare; l’effettuazione del tampone rapido antigenico a tutta la classe ove si sia riscontrata una positività e la permanenza a scuola del resto della classe, con un secondo tampone rapido di verifica dopo una settimana; l’assegnazione ai pediatri e ai medici di famiglia della facoltà di decidere se prescrivere o no il tampone ai loro assistiti, che ben conoscono, e che presentino dei sintomi. In questo modo saremo più performanti nei tempi di risposta senza diminuire l’attendibilità dei test e risolveremmo molti problemi che stanno incontrando le famiglie».

90 scuole

La svolta è motivata anche dal monitoraggio e la sorveglianza da parte dei Servizi di Igiene e Sanità Pubblica della situazione epidemiologica legata alla diffusione delle positività di COVID-19. Al 28 settembre sono 90 le realtà scolastiche venete con almeno un caso attualmente positivo rilevato in una classe/sezione. In quasi la totalità delle situazioni il caso individuato è l’unico positivo (solo in 3 casi sono stati registrati casi secondari nella stessa scuola tra loro correlati). Nella maggior parte degli eventi il caso è stato uno studente/alunno (85%) e solo in una minima parte si trattava di un operatore (docente o non docente). Tutti i soggetti ad oggi risultati positivi hanno presentato sintomatologia lieve o sono addirittura asintomatici (sottoposti a test perchè contatti di caso confermato). «Il contact tracing approfondito che abbiamo fatto finora - aggiunge Zaia - dimostra tra l’altro come il virus non possa definirsi scolastico, perché risulta contratto in ambienti famigliari e sociali e poi portato a scuola».

I dati

Nelle 90 scuole venete con almeno un caso, su un totale di 707.814 frequentanti, si registrano a oggi 85 positivi, pari allo 0,01%. I bambini in quarantena preventiva perché legati alle positività sono in tutto 970, pari allo 0,14%. Sui 95.786 operatori totali, 120 sono in quarantena preventiva, pari allo 0,13%. Di seguito i dati suddivisi per Ulss e per tipologia di scuole:

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