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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Liste d'attesa infinite dal Cup, Crisarà: «Lo dicono anche i medici, ora serve un tavolo per risolvere»

Il presidente dell'Ordine dei Medici: «Molti medici si lamentano per la sovrapposizione di più visite nel medesimo orario da parte delle assegnazioni dei Cup. Va da se che questa modalità non può che creare ulteriori difficoltà sia nei confronti dei pazienti nella gestione dei tempi di attesa, che da parte dei medici che si trovano in estrema difficoltà nel seguire con la giusta tempistica i diversi pazienti»

«La prima doverosa premessa è che le Sanità veneta e padovana sono di estrema eccellenza a livello nazionale ed internazionale. I medici, gli infermieri, gli operatori sanitari che operano nella nostra Sanità lo fanno con accurata preparazione e con ammirevole abnegazione nel servizio ai cittadini. Tuttavia, l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Padova – che nasce a tutela dei cittadini e  garantisce il lavoro dei medici nei confronti dei cittadini – riceve purtroppo segnalazioni da parte dei cittadini, oltre che dai medici, su situazioni non più sostenibili legate alle liste di attesa per le prestazioni, e alle dinamiche di prenotazione attraverso i Cup». La voce è quella di Domenico Crisarà, presidente dell'ordine, che oggi ha sbottato.

Prescrizioni

«Ricordiamo che la priorità nella prescrizione degli accertamenti diagnostici è un atto medico: è il medico che stabilisce, per quel paziente ed in quel contesto, la necessità e la tempistica di una indagine medica; e di questo atto il medico stesso se ne assume la responsabilità - prosegue Crisarà - .Molti medici si lamentano per la sovrapposizione di più visite nel medesimo orario da parte delle assegnazioni dei Cup. Va da se che questa modalità non può che creare ulteriori difficoltà sia nei confronti dei pazienti nella gestione dei tempi di attesa, che da parte dei medici che si trovano in estrema difficoltà nel seguire con la giusta tempistica i diversi pazienti. Questo circolo vizioso oltre a creare inevitabili disservizi, va soprattutto ad inficiare il rapporto medico-paziente che è prioritario per lo svolgimento della professione nel migliore dei modi e soprattutto nel migliore vantaggio per il cittadino».

Un tavolo

«Per questo l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Padova non può non considerare l’importanza di creare un tavolo di confronto ancor più stretto con le realtà amministrative per dare una spinta maggiore al sistema territoriale - chiude Crisarà - così da trovare una soluzione che ripristini, in primis, quel rapporto fiduciario tra medico e paziente, fondamentale per una migliore erogazione dei servizi e per un più soddisfacente  svolgimento della professione»

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