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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Crisi ucraina, Confartigianato: «L'export è a rischio, vale 160 milioni di euro l'anno»

«All’orizzonte ci sono anche l’aumento dei prezzi delle commodities, difficoltà nel reperimento di materie prime, l’aumento dei costi del trasporto via container e la riduzione delle esportazioni verso Russia e Ucraina che per le aziende manifatturiere padovane valgono oltre 160 milioni di euro l’anno»

Arrivano le prime sanzioni di Stati Uniti e Unione Europea alla Russia dopo che Vladimir Putin ha riconosciuto l’indipendenza del Donbass ed è entrato nel territorio ucraino. «La crisi si aggrava e si concretizzano i timori delle nostre imprese manifatturiere non solo per quel che riguarda il caro energia - dice Roberto Boschetto presidente di Confartigianato Imprese Padova e Veneto - All’orizzonte ci sono anche l’aumento dei prezzi delle commodities, difficoltà nel reperimento di materie prime, l’aumento dei costi del trasporto via container e la riduzione delle esportazioni verso Russia e Ucraina che per le aziende manifatturiere padovane valgono oltre 160 milioni di euro l’anno».

I dati dell’export

Partendo dall’export, si nota come le conseguenze del precedente conflitto russo-ucraino di otto anni fa si siano scaricate interamente sulle esportazioni verso la Russia, secondo i dati dell'Ufficio studi di Confartigianato. Esportazioni che, tra il 2013 e il 2021, per l’Unione europea a 27 cumulano un calo del 23,4%. Con una maggiore penalizzazione del made in Italy (-29,3%). Ammonta ad oltre 268 milioni di euro l’export annuale della nostra provincia, verso Russia e Ucraina, ora a rischio. Più di 107 milioni di euro sono garantiti da settori a forte incidenza di Mpi. «Nonostante le conseguenze di lungo periodo della crisi di Crimea 2014 – spiega Boschetto – con le relative sanzioni economiche alla Russia, è salita la dipendenza del nostro Paese dal gas russo. Un motivo per guardare con maggior preoccupazione all’attuale escalation della tensione. Nel 2021 l’Italia ha registrato un interscambio con la Russia di 7.697 milioni di euro di esportazioni e di 13.984 milioni di euro di importazioni, di cui il 53,5% è costituito da petrolio greggio e gas naturale. Inoltre, la Russia negli anni ha rappresentato -per il nostro Veneto- un mercato di grande interesse specie per il manifatturiero dei settori a maggiore concentrazione di MPI che vale il 40% del totale export veneto con i settori moda e mobili protagonisti. Le esportazioni nel 2021 erano in ripresa, ma ancora lontane dal pre-covid e le cose peggioreranno di certo nei prossimi mesi. Quello che ci auguriamo - conclude - è un veloce disgelo di questo clima di tensione ed un impegno ad evitare un terribile ed insensato conflitto. Alla politica, a tutti i livelli, chiediamo di favorire un dialogo costruttivo, evitando inutili alterazioni di un mercato internazionale già estremamente delicato».

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