Migliori servizi e risparmi sensibili: il comune della Bassa investe sulla digitalizzazione
Montagnana diventa più moderna, più efficiente e più digitale anche nei processi della pubblica amministrazione, a vantaggio dei cittadini e delle attività produttive e di servizi
Al via a Montagnana nuove progettualità per la digitalizzazione dei processi amministrativi: lo prevede la delibera approvata nell’ultimo Consiglio comunale dell’anno, dove è stato approvato uno schema di convenzione.
Digitalizzazione
Montagnana dunque più moderna, più efficiente e più digitale anche nei processi della pubblica amministrazione a vantaggio dei cittadini e delle attività produttive e di servizi, come sottolinea il sindaco Loredana Borghesan: «Il progetto è risultato vincitore del bando regionale “Agire per la cittadinanza digitale” e potrà avvalersi per tutte le azioni previste di un contributo di oltre 1,8 milioni di euro del Programma operativo POR FESR. Avrà come soggetto capofila la Provincia di Padova e aggregherà molti Enti locali (Comuni e federazione di Comuni) della provincia, fra cui Montagnana». La progettualità integrata prevede la razionalizzazione dei data center mediante la migrazione dei gestionali in capo ai singoli Enti in un unico data Center in capo alla Provincia. Ma ad essere interessanti saranno pure le soluzioni tecnologiche per lo sviluppo e la diffusione di servizi digitali di e-Governement per cittadini e imprese. «Questo - precisa Borghesan - ci consentirà di implementare i servizi ai cittadini, uniformandoli. Parliamo in particolare di identità digitale, Spid, PagoPA-MyPay, My Portal». Non solo: con questo progetto saranno possibili interventi per assicurare l’inter-operabilità dei sistemi degli Enti locali con l’erogazione effettiva dei servizi digitali e la condivisione di dati tra le Pubbliche Amministrazioni. Conclude il sindaco Borghesan: «Questa nuova opportunità di investimento nel digitale- commenta il Sindaco di Montagnana- permetterà una maggiore connettività, minori costi gestionali e di manutenzione: costi azzerati nei primi due anni, mentre dal terzo anno in poi saranno suddivisi in ragione del numero di abitanti e poi in base all’effettiva fruizione del data center da parte di ciascun Comune».