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Dopo il Covid, la guerra dissangua i conti della Chiesa: -17 milioni rispetto al 2019

Dopo la pubblicazione del rapporto annuale sale la preoccupazione per i conti delle parrocchie

È tempo di bilanci e in questi giorni è stato pubblicato dalla Diocesi di Padova il Rapporto annuale (Bilancio) relativo all’anno 2021, disponibile sul sito diocesano. Documento che nei giorni scorsi è stato consegnato dal vescovo Claudio Cipolla alle istituzioni padovane. Il vescovo ha ripercorso alcune fatiche vissute durante l’anno in corso (dal discernimento sul futuro del Seminario Maggiore ai “no” detti dalla Diocesi ad alcune parrocchie rispetto a progetti di ristrutturazione) e anche considerazioni rispetto alla situazione post Covid, alle conseguenze della crisi energetica che si sta profilando, senza dimenticare la contrazione dell’elargizione dell’8xmille alla
Chiesa Cattolica. Elementi che disegnano una prospettiva per certi versi allarmante, che chiede «un’importante riflessione ecclesiale. Di fatto – scrive mons. Cipolla – siamo nella situazione di dover limitare i nostri impegni e fare i conti con l’effettiva disponibilità economica attuale e futura», senza però scoraggiarsi o perdere fiducia nella Provvidenza.

Numeri

Venendo ai numeri del 2021, anno che porta ancora con sé le conseguenze della pandemia, il rendiconto gestionale 2021 dell’ente Diocesi si chiude con un totale di proventi pari a 10.110.875 euro, a fronte di 11.001.533 euro di costi, con un disavanzo pari a 890.659 euro, il doppio dello scorso anno, in cui l’emergenza
Covid aveva ridotto i costi, ma in linea con gli anni precedenti la pandemia.Per quanto riguarda le assegnazioni CEI dell’8xmille, nel 2021 sono stati destinati 1.614.687 euro a interventi caritativi (di cui 639.687 per il capitolo
carità e missione); 1.696.285 euro a esigenze di pastorale; 1.205.677 euro al restauro di beni culturali, per un totale di 4.516.649 euro. Dando una scorsa veloce ai rendiconti parrocchiali, consegnati da 410 parrocchie
su 459 si registra – anche se i dati non sono direttamente confrontabili con gli anni precedenti in quanto varia il numero di parrocchie a cui si fa riferimento – una lieve ripresa delle entrate provenienti dalle sagre parrocchiali (che erano state praticamente azzerate nell’anno del lockdown) e anche delle offerte provenienti dalle collette domenicali e festive, sebbene non siano dati ancora paragonabili agli anni pre-Covid, complice la diminuita partecipazione dei fedeli alla vita liturgica e delle parrocchie, con una riduzione conseguente delle entrate
stimabile intorno al 26%.

Missioni

Sul fronte della missione (Cuamme Ufficio missionario diocesano) e della carità (Caritas, Adam onlus, Associazione universale Sant’Antonio, Casa del fanciullo, Fondazione Nervo Pasini, Irpea, Opera Casa Famiglia, Opsa), l’impegno profuso complessivamente si attesta sugli 80 milioni complessivi

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