Nidificazione del falco pellegrino: da marzo a giugno divieto di arrampicata a Rocca Pendice
Da qualche anno alcune coppie di falchi pellegrini hanno scelto la parete rocciosa di Rocca Pendice per nidificare. Pertanto il divieto di arrampicata è esteso da marzo a giugno per non disturbare la costruzione del nido e la nascita dei piccoli
L’Ente Parco Regionale dei Colli Euganei comunica che è fatto divieto di arrampicarsi e calarsi dall’alto nell’area della parete Est di Rocca Pendice al fine di permettere la nidificazione del falco pellegrino che proprio in questa zona ha trovato il suo habitat. Il decreto di ordinanza è stato firmato in questi giorni dal vice presidente del Parco Colli Euganei Antonio Scarabello e rimane in vigore dal primo di marzo al 15 giugno 2021. «Un fatto di sensibilità che il Parco Colli Euganei si fa carico per tutelare la biodiversità attuando ogni forma di salvaguardia della fauna e del paesaggio» sottolinea Antonio Scarabello.
Il divieto per la tutala
Il Parco Colli Euganei, in accordo con LIPU di Padova e con la collaborazione del CAI, ha attuato questo decreto che vieta l’arrampicata a Rocca Pendice per tutelare il falco pellegrino, chiamato così perché il suo piumaggio ricorda la somiglianza dei mantelli scuri che i viaggiatori erano soliti indossare e sembra portare in testa un cappuccio chiuso. Questo rapace ha un’apertura alare di oltre un metro, raggiunge velocità altissime toccando quasi 300 km in picchiata, si nutre di uccelli che cattura in aria.
Divieto da marzo a guigno
Da qualche anno alcune coppie di falchi pellegrini hanno scelto la parete rocciosa di Rocca Pendice per nidificare. Pertanto il divieto di arrampicata è esteso da marzo a giugno per non disturbare la costruzione del nido e la nascita dei piccoli.