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Martedì, 23 Aprile 2024
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«Benedetta sia la paura vera!»: la riflessione del direttore della Ulss 6 Scibetta

Il direttore generale della Ulss 6 Euganea invia a tutti i padovani un pensiero sul sentimento che forse più di ogni altro domina le coscienze nel pieno dell'epidemia da Coronavirus

«Signora paura è una compagna inevitabile, ma ciascuno può scegliere se diventarne schiavo. O padrone». Queste le parole di Domenico Scibetta, il numero uno della Ulss 6, che davanti alla domanda a bruciapelo di un cronista si è trovato a riflettere sul tema della paura.

Una folgorazione arrivata durante la visita delle tende di biocontenimento del Covid Hospital di Schiavonia, le nuove strutture di terapia semi intensiva che garantisceono un isolamento ambientale assoluto e aria pura per i polmoni sofferenti dei malati di Covid-19.

Un giornalista mi ha chiesto: "Lei ha mai avuto paura?". Benedetta sia la paura vera ho risposto: è lei che dà l'abbrivio contro questo nemico maledetto, invisibile pestilenza senza volto e senza account, leone muto di ruggito che rimpicciolisce le sicurezze del nostro mondo, comprimendolo in un cerchio da un metro di raggio. Non gode di bella fama nè di buona stampa naturalmente, ma la paura sa essere un sentimento sano dall'azione salvifica, quella spinta subitanea che, per metterti al riparo dalla furia del tornado, ti fa prendere il largo e partire. Partire, senza ventiquattrore appresso, per un viaggio dai contorni fumosi, nebbiosi, incerti. Ma è lei che dà vento alle tue vele, ti spinge ad andare e andare e andare ancora, costringendoti ad essere lucido, a cercare un andamento, a prendere le misure giuste sulla carta geografica, a dare il meglio di te stesso per aver salva la pelle, e la vita. Non solo la tua ma anche quella degli altri, s'intende, quando si occupano poltrone apicali. La paura, quella dominata - non cavallo scosso, non furia cieca, non salto nell'abisso - costringe muscoli, tendini, nervi e pensieri a concentrarsi sull'obiettivo, a passare in rassegna rapidissimamente tutte le possibili strade, a orientare la tua bussola verso la stella polare, e trovare soluzioni razionali. La paura è difesa. É condanna a non rassegnarti: finisce così che non hai scampo se non il procedere. E allora getti via l'orologio, dai fondo all'esperienza dirigenziale e fiato alla valenza dei tanti, tantissimi professionisti della tua azienda socio-sanitaria che non è fatta solo di ospedali, pesti sull'acceleratore dell'organizzazione. Eccola la paura governata contro il virus che può annidarsi su una maniglia di porta, in una bocca spalancata per dire "ciao", in una ignara mano tesa. Signora paura è una compagna inevitabile, ma ciascuno può scegliere se diventarne schiavo. O padrone.
Dottor Domenico Scibetta

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