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Diversi dal solito, ma sempre emozionanti: esami di maturità al via per 34.300 studenti veneti

Si parte mercoledì 17 giugno con i colloqui in presenza: l'augurio del Governatore Zaia e dell'assessore Donazzan

L'esercito dei 34.300. Per un giorno che non dimenticheranno mai: iniziano mercoledì 17 giugno anche per i ragazzi veneti che hanno frequentato il quinto anno di scuola superiore gli esami di maturità.

Luca Zaia

E puntuale arriva l'augurio di Luca Zaia, Governatore del Veneto, per un esame decisamente diverso da quello inizialmente previsto: «Da domani i nostri ragazzi cominceranno a ottenere la maturità scolastica, ma quella della serietà e del senso civico l’hanno già conquistata con i loro comportamenti esemplari nel lungo periodo del lockdown per il Coronavirus. Hanno affrontato una prova dura come l’isolamento, hanno insegnato a tanti adulti come comportarsi, hanno studiato pur nelle inevitabili difficoltà dell’on line, hanno rinunciato a incontrarsi, vedersi, socializzare con forza di volontà da grandi. Auguro a tutti loro il successo in questa nuova avventura con i loro insegnanti, perchè l’esame di maturità è una di quelle vicende della vita che nessuno di noi ha più dimenticato. Vi auguro buoni voti e successo, ma anche che vi resti un buon ricordo di questi giorni, di inevitabile tensione, ma anche di slancio verso il futuro. Il mondo non si ferma e quello che verrà è il vostro. Nella vita come nelle professioni sarete voi a guidare la macchina. Siate consapevoli fin da ora che sarete voi i grandi medici, scienziati, imprenditori, professionisti di adesso. Ma in coscienza mi sento anche di consigliarvi: dopo aver conquistato questo traguardo, di non rinunciare a nessun tipo di lavoro, anche il più umile, perché troverete da subito occasioni di crescita e di relazione che vi saranno preziose per costruire una vita di traguardi superati. In bocca al lupo e buon lavoro - conclude Zaia - anche a tutti gli insegnanti e al mondo dei lavoratori della scuola in generale. Gente insostituibile, alla quale va il nostro più sincero grazie».

Elena Donazzan

All'augurio del Presidente della Regione Veneto si aggiunge anche quello di Elena Donazzan, assessore regionale alla scuola, che aggiunge anche una nota polemica: «Nessuno di voi avrebbe voluto chiudere così il quinquennio di scuola superiore, abbandonando i banchi cento giorni prima della fine del calendario scolastico e rivedendosi in classe solo domani per gli esami di maturità: quello di domani sarà un giorno importante per tutti con il ritorno per gli esami di Stato. Ma dopo tante incertezze e difficoltà, voi e i vostri insegnanti avreste meritato una prova a pieno titolo, e non in tono minore. Vi auguro di affrontarlo al meglio, raccogliendo i frutti dei tanti sacrifici fatti in questi mesi. Ai consueti timori per una prova di esame, si aggiunge quest’anno il carico psicologico delle fatiche e delle incertezze create da una scuola "a distanza", che nessuno di noi avrebbe voluto vivere. C’è chi vi ha già battezzato "la generazione dei cento giorni mancati". Ma la forza di una comunità, qual è la scuola, è anche quella di fare quadrato nei momenti più difficili e il vostro impegno, unito a quello dei vostri insegnanti e dirigenti, ne è la prova più bella. Certo, chi ha la responsabilità ultima della scuola avrebbe potuto restituire almeno per questo appuntamento finale, tutta la dignità e la pienezza di un esame che non è solo un passaggio obbligato, ma riveste per ciascuno di noi un alto valore simbolico, perché certifica un passaggio di crescita. E quello di domani, dopo mesi così difficili, sarà ancor più una vera prova di maturità. Un augurio anche ai nostri ragazzi delle scuole della formazione che in questi giorni conseguono qualifica e diploma, con un grazie per aver dimostrato a tutti che il rientro in classe per la conclusione dell’anno era possibile».

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