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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Borse di studio, Esu replica a Udu: «7 milioni a disposizione? È una fake news»

Spiega il presidente Giuseppe Maschera: «Contrariamente a quanto dichiarato da Udu, non esistono 7 milioni di euro di fondo cassa disponibili per finanziare servizi agli studenti né risponde al vero che in CdA l’Udu abbia “preteso di visionare il bilancio nella prossima seduta” per “presentare un piano di azione per usare questi soldi”»

Secca e decisa smentita del Presidente dell’Esu di Padova, Giuseppe Maschera, sull’esistenza di un “tesoretto” disponibile di 7 milioni di euro dichiarato da Udu.

Replica Esu

Afferma Maschera: «L’Esu, in quanto ente strumentale della Regione, eroga servizi e normalmente non interviene nella dialettica esterna che coinvolge strumentalmente l’azienda. Ma per amore di verità e soprattutto per rispetto nei confronti della comunità studentesca, che non merita false aspettative in un periodo già cosi difficile, è doveroso smentire categoricamente la “fake news” divulgata da Udu a margine dell’ennesima manifestazione sotto la nostra sede. Contrariamente a quanto dichiarato da Udu, non esistono 7 milioni di euro di fondo cassa disponibili per finanziare servizi agli studenti né risponde al vero che in CdA l’Udu abbia “preteso di visionare il bilancio nella prossima seduta” per “presentare un piano di azione per usare questi soldi”. Come documenta la registrazione, durante la seduta del CdA è stato reiteratamente e chiaramente spiegato che la disponibilità di cassa, pari oggi a 8 milioni e 535.064,29 euro, non costituisce una somma disponibile per nuove spese, perché serve a pagare gli impegni di spesa già previsti dal bilancio di previsione. In altre parole il bilancio previsione prevede entrate e spese, che in corso d’esercizio si devono concretizzare per cassa. Eventuali disponibilità finanziarie sarebbero appurate in sede di approvazione del rendiconto e andrebbero a determinare l’avanzo di gestione: nulla a che vedere con la cassa. In argomento nessuna richiesta è stata avanzata dal componente del CdA rappresentante degli studenti. Ma la cosa più paradossale è che la disponibilità di cassa è costituita in parte significativa da somme destinate alla realizzazione di servizi per gli studenti: 1.800.000 euro per il ripristino della ristorazione S.Francesco, 1.500.000 euro per il cofinanziamento dei progetti di residenzialità universitaria presentati al MUR, noti e approvati dal rappresentante degli studenti in seno al CdA. Sgombrato il campo dalle “fake news”, ciò che l’ESU può effettivamente fare in sede di predisposizione del bilancio di previsione 2023, è di programmare la destinazione delle risorse che si renderanno disponibili una volta garantita la copertura di tutte le spese obbligatorie».

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