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“Promuoviamo la cittadinanza europea attiva, soprattutto nei giovani”

Offre informazioni sull’Europa ai cittadini e porta le loro istanze a livello comunitario, facendoli sentire parte viva e attiva dell’Unione. Ecco di cosa si occupa l’ufficio Europe Direct di Padova

Servono a connettere i territori con l’Ue, informando la cittadinanza circa le attività delle istituzioni comunitarie nonché le politiche europee. E fanno arrivare la voce dei cittadini fino a Bruxelles, portando l’Europa nelle realtà locali. Sono gli Europe Direct, i centri creati da Parlamento e Commissione Ue in tutti gli Stati membri. Per conoscere l’ufficio di Padova (https://www.padovanet.it/europe-direct) abbiamo parlato con Laura Gnan.

Cos’è Europe Direct e quando è nato? Di cosa vi occupate?

Europe Direct è la rete europea di informazione al servizio dei cittadini, creata dalla Commissione Ue per far conoscere le attività e le opportunità offerte dall’Unione, con l’obiettivo di rafforzare il senso di appartenenza e il coinvolgimento della cittadinanza nel processo di costruzione europea. Inaugurato nel 2021, l’ufficio di Padova fa parte della nuova generazione dei centri ED. Il Comune è attivo sul territorio con uno sportello presso l’ufficio Progetto Giovani e, online, attraverso la sezione dedicata del sito istituzionale, un servizio di newsletter e una pagina Facebook. In sinergia con il network dei centri della Regione Veneto, l’ED di Padova facilita l’accesso dei cittadini e delle imprese alle informazioni sulle iniziative comunitarie. Data la rilevante presenza a Padova di una popolazione giovanile, ED Padova pone particolare attenzione a favore di questa fascia anagrafica, promuovendo occasioni e opportunità per una cittadinanza europea attiva, a partire ad esempio dal programma Erasmus. Un focus specifico è rivolto alle studentesse e agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, con specifiche attività di educazione civica europea.

Qual è secondo voi la percezione che hanno i cittadini del vostro territorio dell’Ue?

La spinta a costituire a Padova un centro Europe Direct, dopo molti anni di partenariato con l’ufficio veneziano, è arrivata proprio dalla sempre più evidente necessità di un punto di riferimento locale che convogliasse esigenze, istanze e proposte dei cittadini nella relazione con l’Ue. L’accesso ai servizi informativi e alle concrete opportunità offerte dall’Unione ha sempre goduto di un’attenzione speciale da parte delle istituzioni padovane e del terzo settore. Da questo punto di vista, la peculiare presenza di giovani e giovani adulti si manifesta nella richiesta costante di occasioni di approfondimento e di facilitazione all’accesso e alla partecipazione ai grandi temi europei, in un’ottica di crescita professionale, umana e sociale. Rispondendo a una call promossa dall’ufficio delle politiche giovanili del Comune di Padova, un gruppo di under-30 ha partecipato a un tavolo di lavoro che aveva l’obiettivo di raccogliere idee, sogni, bisogni, priorità per orientare le strategie amministrative ed allinearle ai bisogni, alle priorità e alle idee delle giovani generazioni.

Perché secondo voi è importante la Conferenza sul futuro dell’Europa?

La Conferenza sul futuro dell’Europa (CoFoE) ha rappresentato un’occasione unica di approfondimento, di confronto e di attiva partecipazione democratica. L’urgenza e l’importanza di una proposta tanto inclusiva da parte delle istituzioni comunitarie si è realizzata proprio quando i limiti delle strutture locali a ogni livello sono stati messi a nudo dalla pandemia, prima, e quindi dalla guerra in Ucraina. Salute, cambiamento climatico, economia, trasformazione digitale, migrazione, democrazia: sono solo alcuni dei temi che la Conferenza ha messo a dibattito, ponendo l’accento sull’importanza di ciascuno di essi per il futuro di un continente che non può limitarsi a essere un insieme di Stati. Più di tutto, però, il merito dell’iniziativa si è espresso nella produzione di contenuti informativi e nelle occasioni di approfondimento a beneficio di ogni persona che ha potuto accrescere la propria consapevolezza sui temi discussi, per esercitare più attivamente i diritti e i doveri della cittadinanza europea.

Quali attività avete promosso in relazione alla Conferenza? Qual è stata la reazione dei cittadini?

Per il 2022, Anno europeo dei giovani, ED Padova ha posto il proprio focus su questa generazione, il cui ruolo è centrale nella costruzione del futuro dell’Europa. Non a caso, la sede principale di ED Padova è presso l’ufficio Progetto Giovani, nel Centro culturale di Padova, da oltre 30 anni punto d’ascolto e raccolta delle istanze della popolazione giovanile. In occasione della Conferenza, la presenza di un network consolidato intorno a Progetto Giovani ha consentito un’estesa diffusione delle informazioni oltre che l’adesione alle iniziative promosse. Un’attenzione particolare è stata dedicata alla fascia 14-20 anni composta da studentesse e studenti delle scuole secondarie di secondo grado che, con le proprie classi, partecipano a percorsi di didattica integrativa dedicati all’Ue e alle opportunità che questa offre. Nel corso delle ultime esperienze, alcune assemblee di istituto o di classe sono diventate tavoli di discussione e approfondimento dei temi della CoFoE.

Quali sono le idee e le proposte che sono emerse dai vostri eventi #latuaparolaconta? Cosa chiedono i cittadini del vostro territorio all’Europa?

La maggior parte dei cittadini che aderisce a iniziative come la CoFoE evidenzia una forte consapevolezza della propria identità europea e, pur senza rinunciare alle specificità territoriali, propone un rafforzamento della cooperazione e dei partenariati a livello comunitario, con il conseguente abbattimento delle barriere ancora presenti e delle differenze spesso marcate tra gli Stati membri. La fascia anagrafica più giovane, composta principalmente da studenti, ha particolarmente a cuore i temi del clima, della giustizia, dell’inclusività e della formazione, individuando nell’Ue il motore del cambiamento. Assumono posizioni di primo piano i temi del lavoro, dell’impresa, della mobilità e della salute per i giovani universitari e i giovani adulti, per coloro che si approcciano al mondo del lavoro e della famiglia. Esigenza comune quella della trasparenza e dell’informazione, per un’Unione nella quale il digitale non sia soltanto il trasferimento di prassi ormai inadeguate dalla carta allo schermo.

Quali sono i prossimi eventi/attività che state organizzando?

Dal mese di aprile, un fitto programma di eventi, incontri pubblici e sportelli specialistici, che si concluderanno a fine maggio, è dedicato alla Festa dell’Europa per promuovere le opportunità messe a disposizione dall’Ue e dai singoli Paesi membri. Dallo studio alla formazione, dal lavoro al volontariato, ED Padova realizza o segnala contenuti informativi online o in presenza per facilitare la connessione tra i cittadini e l’Unione. Tra gli strumenti realizzati, grazie alla collaborazione tra tutti i Centri Europe Direct in Veneto, dal 18 maggio è a disposizione la “Guida ai finanziamenti europei”, una panoramica sui principali programmi a gestione diretta della Commissione europea che si propone come uno strumento utile per orientare e informare imprese e cittadini sulla Programmazione europea in vigore nel settennato 2021-2027. Mentre non si interrompe il lavoro di orientamento alle opportunità di mobilità offerte dal programma Erasmus+ attraverso sportelli dedicati e incontri informativi, EDt Padova sta progettando iniziative dedicate all’Anno europeo dei giovani che si realizzeranno nel terzo trimestre dell’anno in collaborazione con i partner e con enti e istituzioni del territorio.

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