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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Pari opportunità: un patto tra Provincia, consigliera di parità sindacati contro le discriminazioni

L'obiettivo è quello di promuovere la corretta applicazione delle norme nel mondo del lavoro e lottare contro le discriminazioni di genere

Promuovere la corretta applicazione delle norme sulle pari opportunità nel mondo del lavoro e lottare contro le discriminazioni di genere. È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato oggi 15 settembre dalla Provincia di Padova, dalla Consigliera di parità provinciale Silvia Scordo e da Cgil, Cisl e Uil per mettere in rete tutti i soggetti che possono favorire una maggiore cultura di uguaglianza e il rispetto delle leggi.

I doveri della consigliera

- fornire alle Organizzazioni sindacali materiali informativi, documenti e ogni informazione utile per diffondere la conoscenza delle pari opportunità.

- promuovere incontri periodici con i referenti per le pari opportunità individuate dalle organizzazioni sindacali, finalizzati all’analisi dei dati raccolti e all’individuazione di quelli che devono essere raccolti per una più ampia conoscenza delle discriminazioni di genere presenti nei luoghi di lavoro;

- rendersi disponibili a collaborare con le organizzazioni sindacali nella redazione di atti, patti e contratti in relazione agli aspetti di genere;

- condividere strategie di intervento a sostegno delle politiche attive del lavoro, comprese quelle formative e rimuovere situazioni di squilibrio di genere;

- collaborare, in tutti i casi di presunta discriminazione segnalati dalle Organizzazioni sindacali firmatarie offrendo il proprio intervento in giudizio se ritenuto necessario dalla Consigliera di parità e in base alle normative vigenti;

- collaborare con gli uffici vertenze e i legali delle organizzazioni sindacali sia nell’indagine che nella costruzione di un’eventuale difesa delle persone discriminate;

- collaborare con il reperimento di dati statistici e di tutti gli elementi utili e idonei a fondare, in termini precisi e concordanti, la presunzione dell’esistenza di atti, patti o comportamenti discriminatori.

I doveri della Provincia

- supportare le iniziative messe in atto dai soggetti che hanno firmato il documento, finalizzate alla rimozione dei meccanismi discriminatori, alla realizzazione delle pari opportunità, alla prevenzione di ogni forma di discriminazione nel mondo del lavoro, attraverso azioni di comunicazione e diffusione, mediante l’utilizzo dei propri canali informativi.

I doveri delle organizzazioni sindacali si impegnano invece a:

- individuare al proprio interno una referente per le pari opportunità che partecipi agli incontri periodici convocati dalla Consigliera di parità;

- svolgere un’azione di informazione sul ruolo, le funzioni, le attività della Consigliera di parità e sulla legislazione antidiscriminatoria;

- divulgare nei luoghi di lavoro il materiale informativo e la documentazione fornita dalla Consigliera di parità;

- segnalare alla Consigliera di parità quelle realtà aziendali nelle quali sono presenti squilibri di genere e attività discriminatorie, anche al fine di progettare percorsi di azioni positive, volti ad eliminare gli squilibri e le discriminazioni evidenziati anche utilizzando gli strumenti legislativi idonei a favorire la conciliazione dei tempi e della condivisione delle responsabilità;

- promuovere la collaborazione tra i propri uffici legali e l’ufficio della Consigliera di parità al fine ella piena affermazione dei diritti di pari opportunità;

- incentivare la costituzione e la reale operatività delle pari opportunità nelle aziende e nei Comitati unici di garanzia degli enti pubblici anche attraverso un’adeguata sensibilizzazione delle Rsu.

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