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Giordani critico sulla crisi di Governo: «Al Paese serviva stabilità. Grazie Draghi per il lavoro svolto»

«L’auspicio è che, almeno a livello territoriale, si continui - ciascuno nel proprio ruolo - un lavoro coeso e responsabile nell’interesse della città»

Anche il Sindaco Sergio Giordani ha voluto commentare gli esiti della crisi di Governo, conclusasi con un esito che il primo cittadino padovano avrebbe volentieri scongiurato, le elezioni ad ottobre. Nella nota Giordani usa toni molto più concilianti di quanto in realtà traspare incontrandolo all'entrata di Palazzo Moroni. Come gli altri suoi colleghi il sindaco è molto preoccupato della situazione che si è andata a creare, soprattutto alla luce dei finanziamenti per opere importanti per la città, come tutte quelle incluse nel Pnrr. «Non mi aspettavo certo un esito di questo tipo, né io e neppure i tantissimi sindaci che hanno firmato il documento a sostegno del Premier». 

Draghi 

«I Sindaci - spiega Giordani - vivono ogni giorno, nel profondo, la vita delle loro comunità e come Sindaci vedono arrivare problemi drammatici che incideranno sulla vita delle persone, a partire da quelle più deboli. L’inflazione galoppa, i prezzi delle materie prime e dei carburanti hanno subito rialzi abnormi, noi Amministratori dobbiamo gestire anche fondi ingenti per opere strategiche, ma stanziati prima della crisi, e che quindi non tengono conto di questi aumenti vertiginosi, c’è una guerra in corso nel cuore dell’Europa e c’è incertezza e preoccupazione sugli sviluppi della pandemia da Covid», ha fatto presente il Sindaco.

Stabilità

«Al Paese - ha sottolineato Giordani - serviva stabilità, responsabilità e unità per affrontare queste grosse criticità. Hanno prevalso logiche diverse e oggi sono molto preoccupato e amareggiato. Ringrazio il Presidente Mario Draghi per il lavoro svolto. La politica, anche a Roma, doveva avere la capacità di ascoltare gli appelli ad evitare salti nel buio, appelli che sono giunti anche trasversalmente ai colori politici: tutti però abbiamo visto come è finita. Da parte mia, pur in questa situazione difficilissima, metterò il massimo impegno per proteggere la nostra comunità e centrare gli obiettivi strategici. L’auspicio è che, almeno a livello territoriale, si continui - ciascuno nel proprio ruolo - un lavoro coeso e responsabile nell’interesse della città».

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