«La vicenda di Giulia Cecchettin, come quella di tante altre ragazze che l’hanno purtroppo preceduta in questo tragico destino, ha scosso tutti noi. Per Cadoneghe è stato un rinnovato dolore perché la morte di questa studentessa ci ha fatto tornare indietro a qualche anno fa, al 24 novembre del 2020, quando proprio a Cadoneghe è stata uccisa Aisha El Abiou, 30 anni, per mano del marito. E più indietro nel tempo, a maggio del 2013 quando Silvana Cassol, 50enne ex vigile urbano, fu uccisa con un colpo di pistola dal marito, poliziotto, poi suicidatosi con la stessa arma di ordinanza. E ancora Natalina Milano, uccisa dal marito nella casa di via Frattina il 30 ottobre 2021. Ma questa tragedia ci ricorda il dolore per tutte le altre centinaia di ragazze, donne, figlie, compagne, madri uccise ingiustamente»: inizia così la nota del Comune di Cadoneghe sulla morte di Giulia Cecchettin.

Cadoneghe

Proseguono dal Comune: «Chi uccide costringe ì familiari che le piangono a una vita vuota, mozzata, costretti a fare i conti ogni giorno senza un loro punto di riferimento fondamentale. Chi uccide non ferma solo una vita, ne spezza e ne segna anche molte altre. Chi perde una mamma, chi perde una figlia, una sorella, è condannato ad ergastolo del cuore, fatto di dolore e di assenza. È finito il tempo delle parole e delle buone intenzioni, è ora di agire e di combattere con tutti i mezzi possibili questo fenomeno e bisogna farlo adesso, subito. A Cadoneghe abbiamo deciso non solo di mettere la bandiera a mezz’asta, ma anche di dedicare una rappresentazione teatrale a Giulia, che andrà in scena domani, martedì 21 novembre, alle ore 20.30 all’Auditorium Ramin. Inoltre come tutte le scuole a livello nazionale anche in Comune osserveremo un minuto di silenzio per Giulia. Un minuto di silenzio sarà osservato, in memoria di Giulia, anche in occasione del Consiglio Comunale del 24 novembre».