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Grafica Veneta, ennesimo dietrofront in Prefettura. Boetto, ADL: «Vogliono comprare il silenzio in cambio di 700 euro»

Grafica Veneta fa saltare di nuovo il tavolo in Prefettura e chiede uno slittamento del tavolo tecnico al 20 ottobre. Critici i sindacati anche sull'entità del risarcimento proposto. Scarpa, Fiom: «Questo atteggiamento compromette irrimediabilmente la possibilità di trovare un accordo»

Doveva essere la giornata dell’accordo, del vero inizio dell’epilogo della brutta vicenda che ha visto lavoratori schiavizzati e messi a servizio di aziende, anche padovane. Vicenda che vede coinvolta, come noto, anche Grafica Veneta. Al nuovo incontro di giovedì 16 settembre convocato dal Prefetto Grassi avrebbe dovuto esserci anche Fabio Franceschi, l’amministratore delegato dell’azienda, ma già ieri pomeriggio aveva fatto sapere che non ci sarebbe stato. Loris Scarpa della Fiom la spiega così: «Un volta si diceva che le proprietà si presentano quando si devono fare gli accordi. Mi sa che oggi, anzi già da ieri, non ne avevano in realtà alcuna intenzione». Eppure anche l’avvocato Spata, pur non rilasciando dichiarazioni dopo l'ultimo incontro aveva fatto intendere che si sarebbe arrivati a un epilogo che avrebbe soddisfatto tutti. E invece è finita con l'ennesimo nulla di fatto e la richiesta di slittamento al 20 ottobre. Questa la linea dell'azienda che evidentemente vuole attendere di vedere cosa accadrà sul fronte giudiziario e cosa sarà deciso riguardo la richiesta del patteggiamento nei confronti di due manger di Grafica Veneta. 

Il delegato della Fiom, Loris Scarpa non ci gira tanto intorno e torna sulle ultime vicende giudiziarie: «Noi non riteniamo il patteggiamento la giusta condizione per cui i lavoratori possano avere diritto e riconoscimento del torto subito». Questa la premessa. Poi si rivolge direttamente a Franceschi: «Se è vero che ha a cuore ciò che è accaduto, è ora che si presenti a trattare con noi». 

Ancora più critico è Gianni Boetto. Il sindacalista dell'Adl Cobas non le manda certo a dire: «Le motivazioni che hanno presentato per far saltare questo tavolo sono davvero risibili. Non c’è una motivazione valida, tecnica, che ci dice perché bisogna ancora aspettare. Eppure, per l’ennesima volta, sono riusciti a far saltare una trattativa che sembrava avere tutti i presupposti per arrivare a una conclusione. Invece…». Per Boetto non bisogna dare nulla per scontato:«Non è detto che ci si riveda il 20 ottobre, questo è davvero l’ennesimo fulmine a ciel sereno», sottolinea il sindacalista. Boetto poi ci va giù ancora più pesante, raccontando di quanto consisteva questa offerta fatta ai lavoratori da parte dell’azienda di Franceschi: «E’ chiaro che siamo di fronte a un nuovo cambiamento di rotta radicale che compromette la trattativa che è in corso. Hanno dichiarato di essere disponibili a versare la risibile somma di settecento euro a tutti i lavoratori coinvolti mettendo come condizione di stare zitti fino al 20 di ottobre, di fatto. E' chiaro essere una proposta irricevibile e offensiva. Al momento possiamo solo registrare numerosi passi indietro».

Aldo Marturano, segretario generale Cgil Padova non nasconde la sorpresa e la delusione dopo l’ennesima fumata nera ma elogia il lavoro del Prefetto Grassi. Per il resto anche le parole di Marturano sono inequivocabili: «Sembrava ieri fossimo alla vigilia di un’intesa e di un accordo su contenuti molto concreti, oggi l’azienda chiede ancora tempo con motivazioni per noi non condivisibili, legate al provvedimento legale. Ci chiedono di attendere fino al 20 ottobre, una scadenza che non possiamo accettare. Stiamo parlando di persone che non hanno alcun tipo di sostegno economico. Anche BM Service è in forte crisi. Grafica Veneta aveva dato la disponibilità a versare una quota, va detto che per noi era assolutamente insufficiente. A prescindere da questo non era il tema oggetto della discussione, noi oggi avremmo dovuto uscire di qui, è passato troppo tempo, sapendo quante assunzioni e con chi tipologia di contratto. La stessa azienda definisce queste persone delle vittime. Lo sono pesantemente, per questo si richiedeva una assunzione di responsabilità per andare fino in fondo e chiudere la trattativa». Anche Scarpa è dello stesso avviso: «Quella di slittare fino al 20 ottobre non è una iniziativa del Prefetto. Ieri sembrava ci fossero le condizioni per trovare un accordo. Questo nulla di fatto compromette irrimediabilmente la possibilità di trovare un accordo. Bisognerebbe capire cosa è successo ieri e questa notte tra i legali e i vertici di Grafica Veneta», tuona il sindacalista della Fiom. «E’ Grafica Veneta ora che si deve presentare con una proposta concreta, sono sempre stati loro a ritirarsi al momento di un accordo a fronte delle nostre proposte». 

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