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Grafica Veneta fa saltare la trattativa, niente accordo sui lavoratori sfruttati

Il legale dell'azienda: «Non ci sono le condizioni per proseguire. Grafica Veneta sta inoltre subendo un grave danno d'immagine». Cgil, Fiom e Adl: «Comportamento inaccettabile, l'azienda non ha mai realmente voluto negoziare»

Sembra che in pratica non fosse neppure cominciata la trattativa che il Vice prefetto Vicario, il Vice Capo di Gabinetto della Prefettura ed il Vice Questore insieme agli avvocati e delegati sindacali sentono il legale di Grafica Veneta, l'avvocato Emanuele Spata, dichiarare che, poichè il Segretario della CGIL, in una intervista aveva assicurato che era imprescindibile che tutti i lavoratori interessati venissero assunti da Grafica Veneta, venivano a mancare le condizioni per un accordo. Così a seguito di questa affermazione Grafica Veneta ha valutato che la possibilità di assunzione di tutti o di una parte dei suddetti lavoratori era totalmente svanita, salva la possibilità di una qualche forma risarcitoria. E' lo stesso concetto che ha espresso alla stampa all'uscita dalla riunione lo stesso Spata. 

Spata, il legale di Grafica Veneta si è spinto anche più in là con la stampa: «Grafica Veneta è la vera vittima perché questa campagna denigratoria sta ledendo l'immagine dell'azienda con il conseguente congelamento di alcuni contratti. Questo è inaccettabile, come non lo sono le pretese dei sindacati. Dopo questa bufera non c'è neppure più bisogno di tanta forza lavoro, tanto che abbiamo provveduto ad assumere un paio di persone, italiane, con contratti interinali. Metteremo delle macchine a far i lavori che prima appaltavamo a cooperative, cosa che a Grafica Veneta non accadrà più. Si sta mancando di rispetto a un'azienda che ha scelto di stare qui, in questo territorio, proprio perché è la proprietà a volerlo», facendo riferimento a Franceschi. Si parla di una decina di milioni potenzialmente persi a causa di questa vicenda, una versione opposta rispetto a quella data giusto due settimane fa, a onor del vero.

Non è affatto piaciuto l'atteggiamento dell'avvocato Spata tanto che c'è stato anche qualche attimo di tensione fuori dalla Prefettura dove si è improvvisata un'assemblea con i lavoratori presenti. E' volata qualche parola tra i delegati e lo stesso avvocato che si è fermato ad ascoltare cosa si diceva in quella improvvisata assemblea di fronte a taccuini e telecamere. La trattativa è saltata, è vero, ma per i lavoratori c'è anche una buona notizia. Mercoledì 17 agosto alle 15, sempre in Prefettura, sarà presente BM Service che è la cooperativa che "gestiva" questi lavoratori. Le cronache hanno raccontato di violenze e soprusi, un modus operandi che chi lo sa da quanto effettivamente andava avanti. La Procura ha nominato un amministratore giudiziario, visto che il titolare di BM Service è agli arresti, che si è preso carico della situazione e che ha garantito che gli stipendi di luglio saranno saldati. 

Per Cigl, Fiom e ADL, «è chiaro che il primo intento di Grafica Veneta è stato quello di dividere i lavoratori, poi quello di metterci contro. Non riuscita questa operazione è stato facile svelare le carte - commentano in particolare dall'ADL - Quanto accaduto questa mattina, (la trattativa definitivamente saltata, n.d.r.) risulta ancora più odioso in quanto vi è un tentativo esplicito di mettere i lavoratori di Grafica Veneta contro i lavoratori di BM Service attribuendo la responsabilità di quello che sta succedendo al fatto che dei lavoratori hanno cercato di reagire all’enormità che avevano subito e stavano subendo, con la lotta».

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Anche la Cgil è dura nel merito di quanto accaduto: «Ovviamente non può che apparire scorretto l’atteggiamento dell’azienda che fino a venerdì aveva espresso l’intenzione di assumere, previa verifica delle ore (come patuito fra le parti) e che oggi, al momento di effettuare questa verifica, dichiara con assoluta intransigenza la propria indisponibilità a qualsiasi tipo di assunzione a tempo indeterminato e determinato. L’azienda ha inoltre dichiarato di star provvedendo all’acquisto di nuovi macchinari “d’avanguardia” che le permetteranno di internalizzare e automatizzare il lavoro svolto in appalto dai lavoratori della BM services così da poter risparmiare in manodopera e assunzioni. Vista l’ostinazione manifestata dall’azienda nel non voler trovare una Cgil, Fiom e Adl Cobas hanno richiesto al vice prefetto la convocazione di un secondo tavolo di confronto, questa volta con l’amministratore nominato dal tribunale per la BM service che vigila sulle attività della società in mancanza dei titolari che sono agli arresti. Oggi, intanto, è stato assicurato, entro la giornata, il pagamento a tutti i lavoratori dello stipendio pieno di luglio e, poi, al tavolo, fissato per le ore 15.30 di mercoledì 18 agosto 2021, i sindacati chiederanno le condizioni generali in cui versa la ditta per capire se ci sono margini per continuare a lavorare attraverso commesse e appalti con una giusta retribuzione per tutti». 

Avv. E. Spata-2

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