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Guerra in Ucraina, per 9 imprese su 10 forte impatto sui prezzi

Da Unioncamere del Veneto e Venice Promex, 5 giornate di approfondimento con Asce – Scuola di Competizione Economica Internazionale: il 23 giugno focus sul Centro-Europa

Nel 2021 l’export Veneto ha raggiunto il miliardo e 300 milioni di euro verso la Russia e 368,4 milioni verso l’Ucraina, in crescita rispettivamente dell’8% e del 24% rispetto a 15 anni fa. Le importazioni dalla Russia, invece, hanno raggiunto i 547 milioni di euro, in crescita quasi dell’8%, mentre si attestano intorno ai 688 milioni quelle dall’Ucraina, con un + 92% in quindici anni. Il conflitto sul territorio Ucraino impatta non solo sul piano umanitario ed economico, ma incide sui volumi degli scambi commerciali, che si modificheranno radicalmente nel corso dell’anno.

Pozza

«Per quasi 9 imprese su 10 l’impatto del conflitto in Ucraina sarà alto – sottolinea il presidente di Unioncamere del Veneto Mario Pozza - soprattutto a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime e semilavorati. Quasi un’impresa su 2 ha problemi di approvvigionamento di materie prime e una su 5 di approvvigionamento di energia. E’ urgente comprendere quali saranno le reali conseguenze economiche e sociali per la nostra area, che è la più esposta rispetto agli eventi in corso, e delineare gli scenari produttivi ed economici che ci attendono, andando a ri-orientare le nostre imprese e gli intermediari verso nuovi mercati e nuovi interlocutori commerciali».

Confindustria

Se ne parlerà giovedì 23 giugno nella giornata di approfondimento sull’Area strategica Centro Europa dal Mar Baltico al Mar Nero, che si terrà in presenza nella sede di Confindustria Venezia (Via delle Industrie 19 – Parco Scientifico Vega). Si tratta del primo appuntamento del ciclo “Risposte all’impatto conseguente al conflitto in corso tra Russia e Ucraina” organizzato da Unioncamere del Veneto e Venice Promex con Asce – Scuola di Competizione Economica Internazionale, che prevede 5 incontri gratuiti per imprese e intermediari, da giugno a settembre, dedicati ad aree e Paesi identificati come nuovi sbocchi commerciali realmente praticabili per gli imprenditori veneti.

Geostrategia

Nel primo incontro si approfondirà l’inquadramento geostrategico dell’area, la situazione nelle regioni destabilizzate dal conflitto e le previsioni di settore per le imprese, le normative di sostegno all’emergenza e la contrattualistica. Si analizzeranno i rapporti Turchia-Russia-Unione Europea e gli effetti delle sanzioni in Europa, Italia e nel Nord Est con i contributi del Prof. Arduino Paniccia di ASCE, del Console Onorario dell’Ucraina per il Nord Est Marco Toson, del Prof. Giampaolo Scarante, già Ambasciatore d’Italia in Turchia, del ricercatore UNIMOL Matteo Fulgenzi e del Prof. Fabrizio Marrella, Prorettore e Ordinario di Diritto Internazionale Università Ca’ Foscari Venezia. Allo stesso tempo si cercherà di individuare le potenzialità che l’area potrebbe esprimere in una successiva fase di ricostruzione e riposizionamento. Negli incontri successivi saranno analizzate le aree strategiche contigue, con un inquadramento geopolitico e macroeconomico, con analisi di settori ed opportunità di collaborazione imprenditoriali per le aree che vanno dalla Turchia al Caspio, ai Balcani, per passare successivamente al Nord Africa e al vicino Medio Oriente.

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