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Il Cantiere delle Donne aiuta suor Miriam e il suo progetto per mamme e minori in difficoltà

E’ stata proprio lei a raccontare come aumenterà la capacità di accoglienza di “Casa Priscilla” grazie alla nuova struttura dall’anima in legno, che si sposerà in modo ottimale anche con l’ambiente

Le promesse vanno mantenute. “Il Cantiere delle donne”, presentandosi ufficialmente come associazione di promozione sociale due mesi fa, si era riproposto di aiutare concretamente suor Miriam, donna straordinaria da decenni impegnata con “Casa Priscilla” nell’accoglienza di minori in situazioni di disagio e abbandono e di madri con figli, spesso maltrattate o vittime di violenza. La struttura, autorizzata e accreditata dalla Regione del Veneto e dal Comune di Padova e che interviene su richiesta dei genitori stessi, dei Servizi sociali, del Tribunale, delle ULSS e di altri enti pubblici o privati, col tempo è diventata troppo piccola; ma grazie al contributo di tanti benefattori e a un lascito testamentario, il 10 settembre 2020 è stata acquistata un'area di 1.300 mq in via Vlacovich a Padova per un importo di € 370.000. Un’ex scuola immersa nel verde che, una volta ristrutturata, potrebbe accogliere un maggior numero di minori e donne in difficoltà, valorizzando un luogo pubblico in disuso da tempo. E qui c’è davvero bisogno dell’aiuto di tutti. Il Cantiere delle Donne non poteva mancare ed ha organizzato una maratona di solidarietà, attivata con una cena di gala al Caffè Pedrocchi, inserita nel “Novembre patavino”, alla quale hanno preso parte un’ottantina di persone, tra donne del cantiere, ma anche imprenditori da sempre vicini a questa realtà e molte autorità, come l’assessore regionale al Lavoro e Formazione, Elena Donazzan che ha anche la delega alle Pari Opportunità e il vice presidente della Provincia di Padova Vincenzo Gottardo. 

Suor Miriam

E’ stata proprio suor Miriam, con i suoi collaboratori più stretti, a raccontare come aumenterà la capacità di accoglienza di “Casa Priscilla” grazie alla nuova struttura dall’anima in legno, che si sposerà in modo ottimale anche con l’ambiente. “Sono commossa per la forza di questo gruppo di donne impegnato nella rivoluzione gentile” – ha detto suor Miriam soffermandosi sulle due parole, rivoluzione e gentile, e accostandole alla donna forte della Bibbia e ai suoi virgulti “intesi non solo come figli, ma come ogni opera buona che prende vita dalle mani di una donna”.  L’intero ricavato dalla vendita delle agende - ottima idea per un pensiero di Natale - andrà a Casa Priscilla.

I gioielli e i dipinti di Antonella Benanzato

Ma soprattutto c’è attesa per l’asta delle sette originali collane artistiche regalate da Spilotros Jewelery e del magnifico dipinto donato dalla poliedrica giornalista artista Antonella Benanzato, tra le fondatrici del cantiere. “Giochi nel sole dopo la nebbia”, un olio su tela  e tecnica mista di 150x 150 cm, è un quadro che porta con sé la luce arrivata inaspettatamente in una giornata grigia. “Uno straordinario momento vissuto, ma anche una metafora e soprattutto un auspicio per chi riuscirà ad aggiudicarselo”, ha detto l’artista affidando la sua opera alla generosità degli invitati. 6000 euro il suo valore. Base d’asta 1000 euro. L’opera rimarrà all’asta fino al 6 gennaio e le offerte potranno essere fatte pervenire all'indirizzo email del Cantiere delle Donne: cantieredelledonne@gmail.com. L’opera e le collane saranno visibili - con le indicazioni per un’eventuale offerta - anche nella pagina facebook del Cantiere delle donne e nel gruppo che ha superato le 6400 iscritte.

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