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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Il consiglio comunale al voto per il patto-tram con Vigonza e Rubano. A caccia dei soldi del Pnrr

Verrà approvato un protocollo con tutti i comuni coinvolti nella tratta prevista dalla terza linea del tram. Bisogna mettere sulla rotaia il mezzo entro il 2026, altrimenti niente fondi

Domani 16 dicembre, in consiglio comunale, verrà discusso il testo del Protocollo di Collaborazione tra il Comune di Padova, il Comune di Vigonza e il Comune di Rubano, per la realizzazione del Sir 2. Il Protocollo, che dovrà essere approvato dai consigli comunali di tutti i Comuni coinvolti e dal consiglio di Amministrazione di APS Holding, verrà votato entro la fine dell’anno anche a Vigonza e Rubano.

Sir2

La linea tranviaria Sir 2 è un’opera fondamentale per la città che, oltre a vedere coinvolte tre amministrazioni e Aps Holding, prevede un’ingente quantità di procedimenti per i quali è necessaria una stretta collaborazione e una serrata coordinazione tra tutti gli attori coinvolti fin dalla primissima fase. Il protocollo in discussione fissa i termini di questa collaborazione, finalizzata alla massima pianificazione fin dalle primissime fasi per la realizzazione dell’opera. Su queste premesse si basa il protocollo che verrà stipulato che nello specifico prevede azioni come la nomina di un apposito Tavolo tecnico costituito dal responsabile del procedimento e da un dirigente o funzionario apicale per ogni Comune formalmente designato dal Sindaco, con il compito di esaminare ed istruire ogni possibile questione inerente la realizzazione e di un Collegio di indirizzo costituito dai Sindaci dei Comuni di Rubano, Padova e Vigonza, con il compito di dettare gli indirizzi politici al Tavolo tecnico e di svolgere compiti di alto monitoraggio sullo svolgimento delle attività e sul raggiungimento degli obiettivi.

Pnrr

In sostanza le parti coinvolte, con questo protocollo, dichiarano la assoluta strategicità della linea tranviaria SIR2 e ritengono opportuno compiere ogni azione al fine di cogliere le opportunità di finanziamento offerte dal Pnrr, che deve essere letto non solo quale straordinario momento di finanziamento, ma altresì quale occasione di miglioramento dell’attuale capacità amministrativa verso maggiori efficienza, efficacia, economicità, tempestività, trasparenza, e soprattutto capacità di reciproca collaborazione. Inoltre, per rispettare le tempistiche così stringenti dettate dallo stesso Pnrr, che ricordiamo prevedono l’esercizio dell’opera entro il 30 giugno 2026 e l’assegnazione dei lavori entro il 31 dicembre 2023, è assolutamente necessario un vero e proprio “salto di qualità” delle strutture amministrative e del metodo di lavoro. L’obiettivo del protocollo è anche quello di attuare una rigida pianificazione che permetta di contingentare tutti i tempi ove possibile e rendere credibili e reali i tempi dettati dalla legge, proprio perché la maggior questione da affrontare sarà proprio quella legata alle tempistiche molto stringenti dettate dal Governo per i fondi PNRR. Significa, ad esempio, che già con l’inizio dell’anno nuovo prenderanno il via gli studi preliminari necessari e il dibattito pubblico per l’opera così come previsto dalla legge, che, se realizzati contemporaneamente alla procedura di gara per la progettazione, permetteranno di risparmiare mesi ai professionisti che verranno incaricati. L’obiettivo è quindi anche quello di rendere il Sir2 un progetto virtuoso perchè realizzato nei tempi previsti, capace così di far risultare Padova aggiudicataria di ulteriori risorse. Non solo, nel protocollo viene esplicitato l’impegno a realizzare il prolungamento delle linee tranviarie verso Legnaro e a valutare e progettare quello oltre Busa di Vigonza.

Giordani e Ragona

Il sindaco di Padova Sergio Giordani: «Stiamo lavorando, nel concreto, a una grande comunità metropolitana, in grado di intercettare fondi e agire coi fatti per migliorare la qualità della vita dei cittadini di Padova e dei comuni contermini. Sono molto soddisfatto da questa splendida collaborazione, che speriamo presto di estendere in molti ambiti e con altrettanta concretezza. Da parte mia e nostra vi sarà sempre la disponibilità a costruire una vasta area urbana che mette a sistema sforzi e progettualità, per diventare uno snodo attrattivo e dinamico nel Nord-Est come in Europa. Con 335 milioni finanziati, il sistema Smart è un cambio epocale che porterà enormi benefici e facilitazioni ai padovani. Meno smog, più accessibilità al centro e ai quartieri, connessione rapida e certa con tutti i punti strategici da tutti i capolinea, grande riqualificazione urbana ovunque passerà la linea tranviaria. Vorrei chiarire che il progetto con cui sono stati ottenuti i fondi è quello di fattibilità ed è quindi preliminare, devono passare altri due step progettuali ben più dettagliati: definitivo ed esecutivo. In tante situazioni tutte le strade sono ancora aperte e attueremo la massima condivisione coi cittadini; un esempio è Corso Milano, dove è certamente possibile anche il doppio senso di marcia per le auto, con le due corsie per il tram e la pista ciclabile. Però ripeto, faremo valutazioni ascoltando tutti, accompagnando quello che ci diranno i cittadini al lavoro dei tecnici e soprattutto immaginando il futuro a 30 anni, ovvero privilegiando la reversibilità delle opere e della strategia di viabilità in base allo sviluppo futuro del modo di spostarsi delle persone. Come sempre la mia regola è gradualità e buon senso». «Un impegno concreto sancito da un protocollo per fare in modo che ogni azione di questa importante opera sia perfettamente pianificata. Una pianificazione molto dettagliata è necessaria, ogni parte in causa secondo le proprie prerogative, e lo è ancora di più in questo caso - aggiunge l'assessore alla mobilità, Andrea Ragona - .Quello che viene sancito con questo importante passaggio è un impegno a collaborare proattivamente per compiere tutto ciò che sarà necessario per realizzare il Sir2 entro i termini qui stabiliti, attivandoci anche al di là delle strette competenze amministrative, dando priorità assoluta al tram in ogni futura politica territoriale, urbanistica, trasportistica ed ambientale. Una leale collaborazione tra Amministrazioni in un’ottica che come ho già più volte sottolineato credo sia quella vincente per uno sviluppo del territorio in chiave di sostenibilità. Padova finalmente ragiona come una grande area urbana»

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