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Martedì, 23 Aprile 2024
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Per le cure "intermedie": inaugurata l'Unità di Riabilitazione Territoriale

La struttura residenziale dispone di 15 posti letto in grado di accogliere pazienti per i quali non è prefigurabile un percorso riabilitativo domiciliare o ambulatoriale e nel contempo sono ad elevato rischio di un ricovero o di una istituzionalizzazione inappropriati

Nasce un nuovo servizio, in attuazione della Programmazione regionale veneta. Un servizio capace di soddisfare le necessità della persona nella sua globalità, fornendo una risposta polifunzionale in materia di riabilitazione, per esempio di natura ortopedica e neurologica, per la riduzione o l’eliminazione della disabilità residua dopo eventi traumatici o riacutizzazioni di patologie croniche: è la nuova Unità di Riabilitazione Territoriale (Urt), inaugurata alla Civitas Vitae “Angelo Ferro” della Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus alla Mandria.

La struttura

Si tratta di una struttura residenziale territoriale che dispone di 15 posti letto in grado di accogliere pazienti per i quali non è prefigurabile un percorso riabilitativo domiciliare o ambulatoriale, e nel contempo sono ad elevato rischio di un ricovero o di una istituzionalizzazione inappropriati. La strutturaì è composta da 8 stanze doppie con bagno per disabili, presa di rete per accesso a Internet/copertura wireless. Tra gli spazi comuni, una zona soggiorno/consumo pasti. Per la riabilitazione c’è un’ampia zona per attività̀ specifiche: palestra, spazi per logopedia, educazione funzionale e terapia occupazionale. Per pazienti con patologie neuromuscolari o respiratorie tutte le stanze sono dotate di gas medicali e servizio di aspirazione a parete. La struttura è funzionalmente collegata all’Ospedale Sant’Antonio in caso di necessità di ricovero o visite specialistiche.

inaugurazione URT taglio nastro-2

I commenti

A tagliare il nastro sono stati il presidente della Fondazione Oic Andrea Cavagnis, l’assessore regionale alla sanità e ai servizi sociali Manuela Lanzarin, il sindaco di Padova Sergio Giordani e il direttore generale dell’Azienda Ulss 6 Euganea Domenico Scibetta, il quale ha sottolineato: «Investiamo in appropriatezza assistenziale in un ambito delicato qual è quello della riabilitazione che vede protagonisti anziani pluri-problematici ma anche giovani con esiti di incidenti, malati cronici. Rispetto all’ospedale, dove importante è la dimensione diagnostico/terapeutica, qui è prioritaria la dimensione prognostica così come l’attenzione alle conseguenze funzionali della malattia, alla riduzione della disabilità, alla riattivazione e al miglioramento della qualità della vita. Le Unità di Riabilitazione Territoriale, assieme agli Ospedale di Comunità e agli Hospice costituiscono la rete delle strutture intermedie di ricovero dedicate a garantire assistenza a quei pazienti che sono stabilizzati dal punto di vista medico, non richiedono assistenza ospedaliera, ma non sono ancora pronti per poter essere trattati in un regime domiciliare o residenziale, con problemi risolvibili in un periodo limitato di tempo di norma non superiore alle 4-6 settimane». Andrea Cavagnis ha aggiunto: «La nuova Unità Riabilitativa Territoriale è un virtuoso esempio di collaborazione pubblico-privato, mettendo a disposizione del cittadino non solo l’elevata professionalità dei diversi operatori coinvolti (dai medici agli infermieri passando per fisioterapisti, logopedisti, operatori sociosanitari, ecc.) ma soprattutto un contesto quale quello della nostra Civitas Vitae dove grazie ad uno specifico percorso esterno riabilitativo-funzionale e all’insieme delle variegate attività di relazione si creano le migliori condizioni psicofisiche per un sereno ritorno al domicilio, superando l’eventuale trauma per una troppo rapida de-ospedalizzazione»”.

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