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Incendio autobus, Lorenzoni: «Utilizzare subito i fondi Pnrr per il ricambio dei mezzi»

Alza la voce l'ex sindaco di Padova e oggi portavoce dell'opposizione. Infuriati anche da Rifondazione Comunista: «Aumenta il costo dei biglietti, ma il resto non cambia»

«L’incendio che sembra si sia propagato in maniera autonoma sull’autobus doppio della linea 10, mentre era in corsa, è un fatto gravissimo. Un mezzo vecchio, insicuro, come tanti altri in circolazione a Padova e in provincia. Servono subito dei fondi adeguati per il rinnovo del parco mezzi di trasporto pubblico locale». Il giorno dopo l’incidente, occorso all'altezza della Kioene Arena, il portavoce dell’opposizione in Consiglio regionale, Arturo Lorenzoni, rivolge un appello all’assessore regionale, Elisa De Berti

L'appello

«Chiedo con forza all’amministrazione regionale di valutare con celerità la possibilità di utilizzare i fondi del Pnrr per anticipare il ricambio dei mezzi, evidentemente obsoleti se accadono episodi simili – aggiunge - Si tratta del secondo caso in un mese; ad inizio maggio un altro bus della linea 10 era stato interessato da un principio di incendio. Non possiamo mettere a rischio la sicurezza delle persone. Peraltro, grazie al ricambio, vi sarebbero dei vantaggi pure dal punto di vista ambientale e del comfort a favore degli utenti. È chiaro che manca un piano di sviluppo operativo del trasporto pubblico su scala regionale. Il  Piano regionale dei trasporti, approvato in pompa magna nel luglio del 2020, resta solamente un bell’esercizio sulla carta. Non possiamo sperare di migliorare la mobilità – conclude Lorenzoni - spostando parte del trasporto privato sul trasporto pubblico, quando salire sui mezzi sta addirittura diventando un azzardo».

Rifondazione Comunista

«Ha messo a rischio l’incolumità delle cittadine e dei cittadini, e del lavoratore, che si trovavano a bordo - aggiungono Daniela Ruffini e Giuseppe Palomba di Rifondazione Comunista - .Per pura fortuna, anche stavolta, grazie pure alla pronta reazione dell’autista, nessuno si è fatto male. Ma si può continuare a contare solo sulla buona stella? Da anni, insieme a lavoratrici, lavoratori e sindacati, denunciamo anzianità e insufficiente manutenzione dei mezzi del trasporto pubblico, scarso numero e condizioni di lavoro troppo pesanti di lavoratrici e lavoratori, inadeguatezza del servizio. I biglietti aumentano ma nulla cambia. Torniamo a ribadire che solo il ritorno alla diretta gestione pubblica di un servizio primario come quello del trasporto pubblico può consentire di inserire in un corretto calcolo del rapporto costi/benefici la sicurezza e l’adeguatezza dei trasporti, la qualità del lavoro, la salvaguardia dell’ambiente e della salute di cittadine e cittadini. Una gestione privata che ha come scopo unico la produzione di un profitto immediato non è tenuta a farlo e non lo farà mai».

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