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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Report e le intercettazioni di Zaia contro Crisanti: Sinistra Italiana: «Il prof ci aveva visto lungo»

Dopo la trasmissione che ha fatto emergere le intercettazioni del presidente della Regione, il dibattito politico si è aperto. A difendere Zaia ci pensa il sottosegretario alla giustizia Andrea Ostellari

«La vicenda svelata da Report è di inaudita gravità. Dati alla mano, vengono elencate tutte le falle che hanno caratterizzato la gestione della seconda ondata della pandemia in Veneto. Si tratta di precise scelte di politica sanitaria condotte dai vertici della sanità e della politica regionale, a partire dal Presidente Zaia. Sulla base di attestazioni che la Procura giudica false, e che Crisanti aveva da subito smentito con uno studio pubblicato su una rivista scientifica di primissimo piano, è stata perseguita una strategia che si è rivelata folle, con pesanti ricadute sulla vita delle persone». A sostenerlo sono il coordinatore regionale di Sinistra Italiana, Marco De Pasquale e il responsabile del gruppo regionale Sanità, Gigi Calesso.

Sinistra Italiana

«In Veneto, nella seconda ondata di Covid-19, c’è stata una vera ecatombe, con il 13,2% di deceduti di tutta Italia, la mortalità più alta tra le grandi regioni e 1.600 deceduti in più rispetto alla media nazionale – sostengono - .Oggi è direttamente a Zaia che chiediamo delle risposte precise. Perché la seconda ondata in Veneto è stata così drammatica? Per quale motivo si è scelto di puntare tutto sui test rapidi, peraltro oggetto di costosi affidamenti diretti, nonostante la loro validità fosse oggetto di diffuse e note contestazioni? Perché, anziché convogliare tutti i migliori saperi nella lotta al Covid-19, è stata condotta una vera e propria battaglia contro Crisanti, oggetto di una campagna denigratoria che le intercettazioni mostrano perfettamente? Sono interrogativi che prescindono dall’inchiesta della magistratura, di cui continueremo a seguire l’evoluzione».

Zaia

«Continuiamo a pensare che chi ha la responsabilità di presiedere una Regione ha il dovere, politico e morale, di rispondere pubblicamente delle scelte assunte, soprattutto quando impattano direttamente con la salute e la vita stessa delle persone; se queste scelte, così cruciali, si rivelano sbagliate, chi le ha assunte ha la responsabilità di assumerne le conseguenze dimettendosi – proseguono - .L’arroganza di Zaia è del tutto inaccettabile: come Sinistra Italiana del Veneto chiediamo al Presidente Zaia di rispondere precisamente a questi ed altri interrogativi che affiorano da questa vicenda e di assumersi la responsabilità del disastro veneto nella seconda ondata, lasciando ad altri il compito di guidare la Regione.

Andrea Ostellari

«La stampa deve essere libera e anche scomoda. Ma non può esistere il diritto alla gogna – la reazione del sottosegretario alla giustizia, il leghista Andrea Ostellari - .Non è possibile che atti e intercettazioni, su cui vige il segreto, siano fatti trapelare al solo scopo di intimidire cittadini nemmeno indagati o demolirne l’immagine pubblica. Le intercettazioni devono rappresentare uno strumento di ricerca della prova, non altro. La loro selezione strumentale e la diffusione arbitraria da parte di chi dovrebbe custodirne il contenuto sono incompatibili con le garanzie costituzionali».

Rachele Scarpa

«Voglio esprimere solidarietà al professor Crisanti: se fosse confermato quello che appare, ovvero un contesto dove medici e scienziati sono oggetto di articolati piani per screditarli, delegittimarli e prenderli di mira per farli schiantare, sarebbe ovviamente una cosa di assoluta gravità. La scienza e la ricerca, specie in campo medico, devono essere libere». A dirlo è Rachele Scarpa, deputata del Partito Democratico, dopo l'inchiesta sui tamponi rapidi andata in onda nella puntata di lunedì 2 gennaio su "Report". «La politica e le istituzioni devono far tesoro delle indicazioni che da esse provengono. Se in Veneto si è fatto il contrario di certo si è agito contro i veneti, e non solo contro una persona. Auspichiamo che la magistratura faccia piena chiarezza il prima possibile.Per quanto mi riguarda depositerò un’interrogazione parlamentare al Ministero della Salute per chiedere cosa intenda fare per fare chiarezza e assicurare ai cittadini veneti che la salute pubblica venga tutelata al massimo in ogni ambito».

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