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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Incidenti, Automobile Club Padova: «Lavorare sulle cause, nel 46% dei casi è la distrazione»

Afferma Luigino Baldan, presidente dell’Automobile Club Padova: «Il cordoglio per le vittime non basta: occorre lavorare perché le strade diventino un luogo davvero sicuro per tutti, pedoni compresi»

«Le notizie di questi giorni ci addolorano profondamente. Nella sola giornata di ieri, le vite di una giovane madre e di un neonato sono state strappate all’affetto delle loro famiglie, a seguito di due tragici incidenti». Luigino Baldan, presidente dell’Automobile Club Padova, dice la sua su quanto accaduto lunedì 28 marzo a Padova.

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Aggiunge Baldan: «Il cordoglio per le vittime non basta. Occorre lavorare perché le strade diventino un luogo davvero sicuro per tutti, pedoni compresi. Secondo l’ultima rilevazione Aci, dedicata alla provincia di Padova, la distrazione alla guida si conferma la causa principale nel 46% dei sinistri, insieme al mancato rispetto dei segnali (26%), che ne è, parzialmente, un conseguenza. Questo perché condurre un veicolo è diventato un gesto talmente scontato che molti automobilisti lo compiono senza attenzione, spesso mentre utilizzano un telefono cellulare. Negli ultimi anni il legislatore e le amministrazioni locali si sono concentrati nella lotta agli eccessi di velocità, anche installando lungo le principali direttive stradali dei sistemi di controllo, in grado di erogare sanzioni in automatico. Non a caso la velocità incide in percentuali che vanno dal 4 all’8% nelle cause di incidente. Ora lo stesso impegno devo essere dedicato nella battaglia contro la guida distratta. Anzitutto intervenendo sul parco veicoli circolante. Le auto immatricolate in Italia sono, in media, fra le più obsolete d’Europa. Inquinano di più e sono meno sicure, sia per chi guida, sia per pedoni e ciclisti, perché dotate di impianti frenanti di minore efficacia e, nella gran parte, sprovviste di sistemi di assistenza alla guida, come la frenata automatica in presenza di ostacoli, presenti invece sui veicoli di recente produzione. Un politica di incentivi, che consenta di cambiare auto a chi ha minori disponibilità economiche o, almeno, di dotare quelle in uso di sistemi di segnalazione del pericolo, consentirebbero di ridurre drasticamente il numero di morti e feriti. Anche le amministrazioni comunali possono fare molto: rinforzando i controlli contro chi utilizza il cellulare alla guida, grazie a servizi dedicati della Polizia locale e al ricorso a telecamere di terza generazione, capaci di “fotografare” chi telefona o scrive sullo smartphone - conclude Baldan - Anche a seguito delle restrizioni della libertà che i padovani hanno diligentemente rispettato durante le fasi acute della pandemia, incidenti, morti e feriti sulle strade si erano ridotti nel corso del 2020. Ora occorre lavorare perché la ritrovata normalità di questi mesi non ci riporti ai dati di due anni fa»

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