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Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità Monselice

Covid, incontro tra la direzione dell'Ulss 6 Euganea e i sindacati confederali

«Un incontro molto schietto dove sono stati affrontati tutti i temi sul tavolo riguardanti la situazione nelle strutture sanitarie, in particolare l'ospedale di Schiavonia. Il dg Paolo Fortuna, con la franchezza che in questi momenti è d’obbligo, ci ha rappresentato una situazione oggettivamente preoccupante»

Nella mattinata di mercoledì 15 dicembre si è tenuto un incontro tra i vertici dell'Ulss 6 Euganea, rappresentati dal direttore generale Paolo Fortuna insieme al team costituito dai direttori sanitario, amministrativo e socio-sanitario, e i sindacati confederali Cgil Cisl e Uil di Padova (rappresentati da Sergio Palma, Stefania Botton e Massimo Zanetti) insieme alle categorie dei pensionati SPI Cgil, FNP Cisl e UilP (rappresentati da Ivana Fogo, Giulio Fortuni e Pietro Levorato) e dei lavoratori pubblici FP Cgil, FP Cisl e Uil FPL (rappresentati da Alfredo Sbucafratta, Michele Roveron e Stefano Tognazzo). 

Incontro

Un incontro chiesto lo scorso 7 dicembre con una lettera al direttore dell'Ulss 6, Paolo Fortuna, da parte di Cgil Cisl e Uil per discutere di ciò che in quel momento le lavoratrici ed i lavoratori dell’Ospedale di Schiavonia stavano segnalando - e che poi si è puntualmente verificato - e cioè che si stava andando verso la sua conversione in Covid Hospital. Una richiesta di un incontro chiarificatore, anche alla luce dell’attacco hacker subito dai sistemi informatici dell’Ulss 6 che hanno aggiunto ulteriore caos ad una situazione già difficile. "Decisamente apprezzabile - affermano in una nota Cgil Cisl e Uil di Padova - la celerità con cui il direttore generale Paolo Fortuna, ci ha incontrati e la franchezza con la quale ci hanno esposto una situazione i cui tempi sono dettati ancora dal Covid 19. E questo, a quasi due anni dall'inizio della pandemia, non è certo positivo". Molti gli aspetti affrontati: dall’andamento della campagna vaccinale che prosegue al ritmo di una media di circa 9.000 vaccini al giorno, all’aggravamento del contagio in corso che sta segnando 437 casi giornalieri fino alle difficoltà del tracciamento che si stanno registrando a cui si sono aggiunti i disagi creati dal recente attacco hacker cui l’Ulss 6 è stata vittima. Dopo un accurato resoconto generale della situazione da parte della direzione dell’Ulss 6, Cgil Cisl e Uil hanno chiesto cosa si stesse facendo per cercare di risolvere i problemi dati dalla riconversione dell’ospedale di Schiavonia in Covid Center, una decisione che ha come conseguenza la penalizzazione, ancora una volta, degli abitanti della bassa padovana. A questo proposito i sindacati, avevano suggerito di studiare la possibilità di dotare l'ospedale di Schiavonia di un doppio percorso sanitario, in modo che oltre ad essere destinato a fronteggiare il Covid, potesse anche continuare ad occuparsi degli altri pazienti ordinari. Il Direttore Generale ha rivelato che, in tal senso, è allo studio la rimodulazione del sistema di areazione dell’ospedale Madre Teresa di Calcutta ma che naturalmente è una cosa che richiederà dei tempi non certo brevi. Accanto a questo, necessario quindi anche del nuovo personale, motivo per cui ci sarà l'apertura di un nuovo bando di assunzione per 30 Operatori Socio Sanitari e 30 infermieri a tempo determinato per un anno. Pur giudicando positiva la notizia, i sindacati hanno rappresentato l’opportunità di andare oltre le assunzioni a tempo determinato e chiesto, quindi, assunzioni a tempo indeterminato.

Ulss 6 Euganea

Il direttore generale ha dichiarato che saranno comunque garantite le prestazioni specialistiche prescritte dai medici di medicina generale con classificazione urgente e breve ed ha espresso l’impegno di ripristinare l’attività generale dell’Ospedale di Schiavonia al ritorno della fase 2. Aggiungono i sindacati“Cgil Cisl e Uil  pur apprezzando gli sforzi che la direzione dell’Ulss 6 sta facendo, ritengono indubbio che la sofferenza della sanità padovana si tocchi con mano e che il personale sanitario sia allo stremo delle forze. Il Covid ha messo a nudo le falle di un governo sanitario generale che vengono da lontano, sia per i continui tagli alla sanità pubblica che per la programmazione formativa di medici ed infermieri. Assurdo, per esempio, che anche  in questa fase, con la carenza di personale sanitario a cui stiamo assistendo, le facoltà di Scienze Infermieristiche, di Medicina e Chirurgia e le stesse scuole di specializzazione siano ancora a numero chiuso. Si tratta di scelte che hanno penalizzato la sanità pubblica che invece, proprio con la pandemia, ha rivelato quanto sia essenziale per il benessere dei cittadini e nello specifico per il nostro territorio.  Gli incontri con la Direzione dell'Ulss 6 proseguiranno per tenere monitorata la situazione".

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