rotate-mobile
Attualità

L'acqua del rubinetto? La bevono due padovani su tre: i risultati dell'indagine

Se nelle fasce di età fino a 44 anni mediamente il 63% dichiara di bere sempre o spesso l’acqua del rubinetto (dato comunque apprezzabile), a partire dai 45 anni si sale progressivamente, fino al 75% dei padovani oltre i 60 anni

Quasi il 70% dei padovani apprezza e utilizza regolarmente l’acqua del rubinetto: è quanto emerge dall’analisi "La Tua Acqua", svolta dai gestori del servizio idrico AcegasApsAmga, Cafc e Irisacqua insieme a Coop Alleanza 3.0.

Fiducia nei controlli

L’iniziativa congiunta è nata dalla volontà di scoprire cosa pensano i cittadini dell’acqua di rubinetto distribuita nei territori di Trieste, Gorizia, Udine e Padova, con l’obiettivo di trarre spunti per campagne di comunicazione e sensibilizzazione verso la cittadinanza per promuovere l’utilizzo dell’acqua di rete. Sono stati circa 1.500 i cittadini che hanno compilato il questionario online e nei supermercati Coop, esprimendo così le loro preferenze ma anche le perplessità sull’utilizzo dell’acqua di rete che arriva nelle loro case. Dai risultati emerge che due terzi dei cittadini preferisce bere l’acqua di rubinetto, grazie anche alla fiducia sui controlli svolti quotidianamente sulla qualità dell’acqua.

Dai 45 anni in su

Per quanto riguarda il dettaglio dei risultati di Padova, emerge innanzitutto come dai 40 anni in su, aumenti progressivamente il consumo di acqua di rete. Se nelle fasce di età fino a 44 anni mediamente il 63% dichiara di bere sempre o spesso l’acqua del rubinetto (dato comunque apprezzabile), a partire dai 45 anni si sale progressivamente, fino al 75% dei padovani oltre i 60 anni.

Le ragioni della scelta

Per quanto riguarda le ragioni della preferenza dell’acqua di rete, Padova rispetto agli altri territori analizzati, pare avere una sua peculiarità tutta “ambientalista”. L’acqua del Sindaco infatti, viene scelta in primo luogo perché "non produce rifiuto plastico” (28%), denotando una forte sensibilità anche a un tema spesso trascurato dell’uso dell’acqua in bottiglia. Tanto che l’Italia risulta ancora al terzo posto, dopo Messico e Thailandia, nella classifica mondiale per consumo pro capite di acqua in bottiglia. A seguire di questa prima ragione di scelta, ve ne sono poi altri due piuttosto funzionali: "è comoda" (27%) ed "è economica" (23%). Del resto, come rendicontato sul report "In buone acque", pubblicato annualmente dal Gruppo Hera, scegliendo di bere acqua di rubinetto una famiglia di 3 persone può arrivare a risparmiare anche 440 euro l’anno.

I (pochi) timori

L’indagine ha anche sondato quali siano, specularmente, le ragioni per cui può esistere diffidenza rispetto all’acqua del rubinetto. Coerentemente con la generale propensione al consumo di acqua di rete, le risposte che esprimono timori sono complessivamente infatti assai esigue. Le perplessità maggiori discendono dal timore di eventuali contaminazioni dell’acqua nel fluire lungo le tubazioni sia pubbliche private. Tuttavia, solo il 7% dei cittadini ha dichiarato di aver effettuato le analisi alle tubature di casa: da questo potrebbe emergere una componente più emotiva e psicologica che influenzerebbe la propensione a non utilizzare dell’acqua di rubinetto perché si ritiene possa essere contaminata dalle tubazioni.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'acqua del rubinetto? La bevono due padovani su tre: i risultati dell'indagine

PadovaOggi è in caricamento