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Inizia la vendemmia sui Colli, produzione al -20% per caldo e siccità

Trivellato: «Cominciato 10 giorni prima per salvaguardare il grado di acidità del mosto. Peraltro, le piante hanno già sofferto un grave stato di disidratazione e stress idrico, sarebbe controproducente attendere ancora»

La produzione di uva nell’area Doc dei Colli Euganei registra un -20% (con punte di un -30%) a causa della siccità estiva, delle altissime temperature di luglio e dei primi di agosto, e di un minor carico di fiori nella fase iniziale, fenomeno questo dovuto ad una stagione invernale anch’essa particolarmente siccitosa. La qualità, invece, è molto buona, rileva uno studio di Cia Padova.

Trivellato

«La vendemmia delle uve a bacca bianca è iniziata subito dopo Ferragosto, dieci giorni prima del solito, mentre quella delle uve a bacca nera comincerà entro due settimane, comunque in anticipo – commenta il presidente di Cia Padova, Luca Trivellato – Questo per salvaguardare il grado di acidità del mosto. Peraltro, le piante hanno già sofferto un grave stato di disidratazione e stress idrico, sarebbe controproducente attendere ancora». Non solo. Per la prima volta la Cantina Colli Euganei di Vò, dove vengono conferite le uve di centinaia di viticoltori della zona del Parco, ha aperto i battenti il 16 agosto: non era mai successo che fosse operativa così presto. «Al netto di una siccità che verrà ricordata nella storia delle annate agrarie – continua il presidente – si era capito già lo scorso inverno che la quantità delle uve non sarebbe stata ottimale: sei mesi fa c’erano meno frutti attaccati alle viti rispetto alla media. Il fatto che non abbia piovuto al momento giusto ha contribuito ad un ulteriore decremento».

Caldo e grandinate

Oltre alle grandinate che si sono abbattute all’inizio di luglio, soprattutto a Torreglia e a Teolo, e ad un costante vento caldo che tra luglio e la prima quindicina di agosto ha stressato le piante. Tuttavia, va considerata pure l’altra faccia della medaglia: le scarse precipitazioni hanno permesso una naturale azione di difesa del vigneto dalle principali malattie, con un ridotto numero di interventi anticrittogamici e insetticidi. «Questo è il periodo clou per la viticoltura – analizza Trivellato – Gli imprenditori agricoli sono riusciti in qualche modo a superare un’estate caldissima, pure irrigando i vigneti, almeno dove possibile. Ci auguriamo che la perdurante siccità non diventi la norma, anche se, in realtà, i segnali stanno andando tutti verso un’unica direzione”. “Motivo per cui – conclude – più che interventi a spot da parte delle Istituzioni, serve che la politica metta davvero al centro il comparto agroalimentare. Non è mai stato marginale, a maggior ragione adesso: ci attende un autunno difficile, con aumenti esponenziali dei prezzi dell’energia. Le autorità competenti sono chiamate a fare la loro parte in tal senso».

Cinghiali

Fra le criticità registrate nel territorio dei Colli, l’annosa questione della presenza dei cinghiali. «Si nutrono anche degli acini – spiega il presidente della zona Cia di Este-Montagnana, Emilio Cappellari – poiché sono ricchi di zuccheri e, nel contempo, dissetanti. Bene che la Regione Veneto sia intervenuta con un ulteriore finanziamento di 220mila euro al fine di portare avanti le operazioni di contenimento”. “Domanderemo in tutte le sedi opportune di dare continuità agli abbattimenti. Gli ungulati causano danni incalcolabili, col loro solo passaggio mandano a gambe all’aria un anno di sacrifici. In una congiuntura tanto complicata è necessario fornire risposte veloci, efficaci e concrete».

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