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Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità Cadoneghe

Lavori su una condotta fognaria a servizio di sei Comuni, via al secondo stralcio

Un intervento che riguarda un tratto particolarmente ammalorato del principale collettore fognario e che interessa non solo Cadoneghe ma anche Campodarsego, San Giorgio delle Pertiche, Vigodarzere, Curtarolo e Campo San Martino

Al via la seconda fase dei lavori dell’importante intervento di risanamento della rete fognaria tra via Colombo e il depuratore passando per via Matteotti a Cadoneghe. Un intervento che interessa un tratto particolarmente ammalorato del principale collettore fognario, una condotta importante a servizio non solo del Comune di Cadoneghe, ma anche di quelli di Campodarsego, San Giorgio delle Pertiche, Vigodarzere, Curtarolo e Campo San Martino. L’intervento rientra nel piano di Etra di manutenzione programmata delle reti in gestione e prevede un investimento complessivo di oltre un milione di euro.

Lavori

In questi giorni sono in corso gli ultimi interventi di rifinitura e sistemazione delle aree interessate dal cantiere del primo stralcio che prevedeva il risanamento del tratto di condotta compreso tra via Conche e la strada provinciale via Matteotti per un totale di 663 metri. La seconda fase di lavori, già avviata, comprende il tratto compreso tra via Matteotti ed il depuratore di Cadoneghe, per un totale di 284 metri. Quest’ ultimo stralcio sarà completato entro la primavera. Lo stato di conservazione della condotta, realizzata agli inizi degli anni Novanta, ammalorata e soggetta a infiltrazioni e sversamenti, è stato verificato attraverso una campagna di videoispezioni, nel tratto compreso tra via Colombo ed il depuratore, effettuata in seguito ad alcuni cedimenti della sede stradale in corrispondenza dell’attraversamento verso il depuratore che avevano comportato la necessità di effettuare delle riparazioni lungo la Strada provinciale 46 (via Matteotti). «Tutto il tratto della prima fase, fino a via Matteotti - spiega il presidente di Etra, Flavio Frasson - è stato ora completamente rinnovato, stiamo lavorando al tratto finale della condotta, che porta i reflui al depuratore. Era un intervento necessario dal momento che sussistevano rischi di infiltrazioni e di cedimenti nel terreno soprastante, pericolosi quando si parla di strade ad alta circolazione come via Matteotti».

Cadoneghe

«Con questo intervento si mette in sicurezza un tratto di una importante arteria della nostra viabilità - commenta il sindaco di Cadoneghe, Marco Schiesaro - che, in passato, è stato oggetto di interventi di ripristino delle condutture che hanno creato notevoli problemi al traffico. Come amministratore non posso che essere soddisfatto di come Etra sta investendo nel nostro territorio e che lo faccia con tecnologie innovative, grazie alle quali è possibile avere un basso impatto sulla sicurezza e sull’ambiente e annullare il disagio che i lavori potrebbero creare ai cittadini e per chi percorre via Matteotti».

Tecnologia innovativa

Proprio a causa dell’alta densità di traffico che interessa la via, Etra ha optato per l’utilizzo di una tecnologia innovativa e meno impattante: da una parte, sono state allestite opere provvisorie di by pass atte a garantire la continuità del servizio per tutta la durata del cantiere procedendo con l’attraversamento della SP 46 mediante una tubazione area; dall’altra, è stata utilizzata una tecnica di tipo NO DIG (senza scavo) che permette di risanare la condotta esistente garantendo la medesima funzionalità idraulica mediante l’inserimento di una guaina tubolare senza scavo. Tale tecnologia evita di manomettere in modo esteso il manto stradale e permette di ridurre la durata del cantiere, la movimentazione di materiale (ad esempio per il minore volume di materiale di risulta da conferire in discarica) con conseguente minore impatto sul traffico, la durata e lo spazio di occupazione del suolo pubblico. Parallelamente permette di offrire maggior sicurezza al cittadino grazie all’eliminazione dei pericoli legati a scavi aperti, minor disagio agli utenti grazie ad un cantiere meno invasivo e di minor durata e una maggiore tutela della manodopera in termini di sicurezza.

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