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Maap e Top Teatri insieme per rivitalizzare la zona industriale. Sul palco sale Paolo Nani

Il mercato ortofrutticolo si trasforma in palcoscenico e apre i propri spazi ai cittadini per lo spettacolo teatrale "La Lettera"

Potenziare il legame con la città e il territorio e, al contempo, contribuire a rivitalizzare socialmente e culturalmente la zona industriale. È l’obiettivo della partnership nata tra Maap-Mercato Agroalimentare di Padova e Top-Teatri Off Padova, grazie alla quale sabato 21 maggio, alle ore 21, il mercato ortofrutticolo aprirà i propri spazi a cittadini e famiglie e si trasformerà in palcoscenico, ospitando lo spettacolo teatrale “La Lettera” di e con Paolo Nani.

Il progetto

La collaborazione vuole restituire attenzione al territorio, alle imprese e ai lavoratori, attraverso un’operazione di contaminazione che coinvolgerà anche gli spazi stessi delle due realtà, quelli commerciali di Maap e quelli artistici di Top-Teatri Off Padova, cooperativa teatrale che ha la propria sede nell’ex chiesetta San Clemente (del 1200), esattamente attigua al mercato, e ne ha fatto un presidio di cultura. Maap e Top-Teatri Off Padova si sono incontrati in questo ultimo anno e hanno scelto di lavorare insieme mettendo in campo azioni comuni e collaborando in alcune progettualità, come il progetto di educazione alimentare per le scuole elementari che vede un attore della compagnia interpretare il personaggio del “professor Maapo”.

Saia

«Per la prima volta in Italia un mercato ortofrutticolo diventa palcoscenico teatrale – ha evidenziato stamattina in conferenza stampa Maurizio Saia, presidente di Maap – Attraverso questa partnership vogliamo perseguire l’obiettivo comune di intrecciare una relazione con il territorio, aprendo le porte di Maap ai cittadini anche la sera, il sabato e la domenica, momenti e giorni in cui gli ampi spazi del mercato sono inutilizzati. Come Maap ci siamo dati una nuova funzione anche sociale, e con Top puntiamo a rigenerare la zona industriale di Padova, avvicinandola alla città».

Contarini

«È proprio riflettendo sul posto in cui si colloca la nostra sede, un suggestivo “altrove”, che ci siamo chiesti come potevamo declinare lì il nostro ruolo primario, quello di produrre teatro e cultura, dandoci anche obiettivi di rigenerazione urbana e di ri-connessione con la città – ha spiegato il presidente Loris Contarini –. Ci è così venuto immediato cercare il nostro “vicino di casa”, Maap appunto, che subito si è messo in ascolto e si è reso disponibile a lavorare insieme».

Le iniziative

Tra le iniziative frutto della partnership, appunto, anche la serata teatrale che vedrà in scena sull’insolito “palcoscenico” l’artista di fama internazionale Paolo Nani. In replica dal 1992, lo spettacolo “La Lettera” – da lui ideato insieme a Nullo Facchini, che ne cura anche la regia – vede l’attore da solo sul palco, con un tavolo e una valigia di oggetti, a interpretare la breve, semplice trama di un uomo alle prese con la scrittura di una lettera. È la virtuosità dell’artista a permettergli di inchiodare l’attenzione del pubblico per ottanta minuti, attraverso la ripetizione della stessa storia per quindici volte in altrettante varianti interpretative, con un ritmo narrativo in costante evoluzione e un’efficacia comica risultato dello studio e della dedizione di un artista considerato a livello internazionale uno dei maestri indiscussi del teatro fisico. Il tema dello spettacolo, adatto anche ai piccoli e rappresentato oltre 1800 volte in tutto il mondo, è liberamente ispirato al libro dello scrittore francese Raymond Queneau "Esercizi di Stile", scritto nel 1947, dove una breve storia è ripetuta 99 volte in altrettanti stili letterari.

Paolo Nani

Originario di Ferrara, risiede e lavora a Vordingborg, in Danimarca, dal 1990. Dopo gli studi artistici in Italia e la collaborazione con diverse compagnie teatrali straniere, nel 1995 fonda la propria, la “Paolo Nani Teater”. Negli anni si esibisce in 42 Paesi, dal Brasile al Costa Rica, dalla Groenlandia al Giappone, cura la regia di diversi spettacoli e sviluppa il suo lavoro di pedagogia teatrale, organizzando workshops e insegnando a diverse riprese in Italia, Norvegia, Islanda, Colombia e in scuole come la Scuola Teatro Dimitri, in Svizzera, La School of Stage Arts e la Scuola Nazionale di Teatro in Danimarca. È invitato cinque volte al Köln Comedy Festival, quattro volte al London International Mime Festival, e porta i suoi spettacoli in molti altri prestigiosi festival e teatri di tutto il mondo. Nel 2004 la sua opera “L'arte di morire” è nominata per il Premio Årets Reumert, l’Oscar del teatro danese. Nel 2017 riceve una Menzione d’Onore al Festival Copenhagen Stage, per la sua carriera di clown internazionale.

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