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La madre di Edith a una tv canadese: «Ora so che ci sono speranze per lei e Luca»

Dal Burkina Faso, intanto, nessuna novità ufficiale. La versione più probabile è quella che siano in un luogo isolato per problemi al mezzo e impossibilitati a comunicare

Nessuna novità ufficiale riguardo la vicenda della scomparsa di Luca Tacchetto e la sua fidanzata, Edith Blais. I due giovani, partiti in auto dall'Europa, avrebbero dovuto raggiungere il Togo per un lavoro da svolgere con una associazione. Dal 15 dicembre invece non si sono avute più notizie. 

In tv la madre di Edith

Alla tv canadese CTV è stata ospite la madre di Edith Blais, Jocelyne Bergeron. Ha parlato di due giovani molto consapevoli e felici. Esperti viaggiatori, due spiriti liberi che si sanno muovere con giudizio. Il passaggio più interessante è stato quando ha fatto sapere che in queste ore sono arrivate diverse segnalazioni di avvistamento dei due giovani: «E' possibile che siano stati derubati di auto e telefoni e che siano impossibilitati a contattare nessuno. Non è da escludere che abbiano scelto un itinerario che li abbia portati ad attraversare la foresta e che abbiano lì avuto qualche problema, con mezzo e collegamenti. Tanta gente li sta cercando. Gli italiani so che stanno facendo un ottimo lavoro e credo che loro abbiano ancora più possibilità di raccogliere informazioni sul campo. Si sono mossi con prontezza anche dagli affari esteri qui in Canada, so che si sta facendo il possibile per trovarli». Tra le varie cose che ha detto, ha usato belle parole per descrivere Luca ed Edith, che ha definito uno «spirito libero». L'altra figlia tiene i contatti con la famiglia di Luca Tacchetto.

Dibattito sugli "stranieri" in Burkina Faso

Non molte novità invece dai media del Burkina Faso, anche se è interessante leggere i commenti e le reazioni dei lettori del luogo, alla notizia. Come capita anche da noi, la maggior parte si divide in due grandi gruppi: in uno c'è chi dice che questa è la prova che il Paese è nel caos, se la prende con il governo attuale e quello precedente, criticando la scelta degli stranieri che si avventurano in luogo così insicuro, quindi anche di Luca e di Edith. Dall'altra parte quelli che auspicano che la vicenda si concluda al più presto con un lieto fine perché è indispensabile mostrare un Paese aperto a chi viene da fuori per visitarlo, perché anche questo è un modo per far crescere la giovane e instabile democrazia in Burkina Faso. Per questi commentatori, quindi, giovani come Luca ed Edith non sono solo i benvenuti, ma rappresentano un cambiamento reale nella società e nel Paese. 

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