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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Report Mal'aria, Padova resta tra le città più inquinate d'Italia

In attesa del Tram, Legambiente preme sull'amministrazione per interventi urgenti su trasporto pubblico e ciclabilità

Il nuovo report di Legambiente "Mal Aria di città. Cambio di passo cercasi", redatto e pubblicato nell'ambito della Clean Cities Campaign certifica ancora la situazione critica della nostra città quando si parla di inquinamento atmosferico. Tra le città più inquinate d’Italia Padova per il Pm10 è  in quinta posizione con 75  giornate in cui è stato superato il limite di 50 microgrammi di particelle inquinanti per metro cubo di aria. Il valore medio annuale registrato per il PM10 è stato di 32μg/mc. Tra le peggiori città anche per il valore medio del PM2,5 attestatosi al 23 μg/mc (il limite è di 25μg/mc). Per quanto riguarda il Biossido di Azoto (NO2), il cui attuale limite normativo è di 40 μg/mc, la nostra città si attesta tra le peggiori, con una concentrazione media di 30 μg/mc. É importante sottolineare che tale limite verrà abbassato entro il 2030 a 20 μg/mc, mentre il limite per la salute umana posto dall’OMS è ancora più basso: 10 μg/mc.

Quanto inquinamento deve ridurre Padova

In considerazione delle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dei limiti previsti dalla nuova Direttiva europea sulla qualità dell'aria, che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2030, Padova necessità di una riduzione di concentrazione in tutte le componenti prese in esame: PM10, PM2,5 e del Biossido di Azoto (NO2) rispettivamente del 38%, 57% e del 32%. Nel decennio 2011-2021, la riduzione è stata solo del 3%  per quanto riguarda le media del PM10 e del 4% per quanto riguarda il Biossido di azoto, mentre sul PM2,5 non è possibile fare il raffronto. È bene sempre ricordare che per le polveri sottili non esiste una soglia minima sotto la quale non ci sono effetti negativi sulla salute: diminuire le concentrazioni è un beneficio indipendentemente dai valori da cui si parte.

Le proposte di Legambiente

Considerato che l’aria a Padova è fuorilegge consecutivamente da 22 anni, con conseguenze molto gravi per la nostra salute, servono importanti interventi strutturali. Ecco alcune nostre proposte: Trasporto pubblico. In attesa del completamento  delle nuove linee del  tram, è urgente rendere le corse dei Bus  più frequenti  in particolare negli orari di punta. Vanno estesi quelli serali e migliorato il servizio nei giorni festivi, davvero scadente. Necessaria inoltre la riconversione del parco mezzi con veicoli elettrici.  Ridisegnare lo spazio pubblico urbano a misura d’uomo. Realizzare la Bicipolitana, per rendere sicura e capillare la rete delle ciclabili cittadine; “Città 30” all’ora anche ridisegno delle strade obbligando la moderazione della velocità, con Strade Scolastiche e Zone 30km/h; stop alla realizzazione di nuovi grandi parcheggi in città. Efficientamento e rigenerazione. Serve intervenire anche sui sistemi di riscaldamento, efficientando gli edifici pubblici e privati.  É  fondamentale che Piano degli Interventi fermi le edificazioni nelle aree verdi - che mitigano lo smog- indicando nella rigenerazione del patrimonio edilizio una delle principali priorità. La campagna itinerante "Clean Cities" - Torna la campagna itinerante "Clean Cities" organizzata da Legambiente. L’iniziativa, realizzata nell’ambito della Clean Cities Campaign. La campagna farà tappa anche a Padova il 22 febbraio, a breve daremo maggiori informazioni.

Luigi Lazzaro

«L'urgenza che i dati del rapporto Mal'Aria sottolineano è quella di agire con rapidità attraverso politiche efficienti ed integrate tra i vari livelli di governo - commenta il presidente regionale di Legambiente, Luigi Lazzaro - .La politica deve farsi promotrice di un'azione trasversale e coordinata per far decollare gli investimenti sul trasporto pubblico e sul ridisegno dello spazio pubblico urbano a misura d'uomo, con lo sviluppo di "città 15 minuti" a cui sovrapporre le pedonalizzazioni, le zone 30, le strade scolastiche, oltre che coerenti politiche di promozione dell'uso delle due ruote in sicurezza. Anche la società civile deve essere responsabilizzata verso la scelta di ridurre l'uso dell'auto privata e resa partecipe e consapevole dell'importanza delle trasformazioni urbane che prevedono lo sviluppo della mobilità sostenibile. Solo con azioni omogenee e coordinate potremmo ridurre gli attuali ed inaccettabili tempi di percorrenza verso l'obiettivo aria pulita per le nostre città».

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