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Maltempo, oltre 450 ettari di coltivazioni danneggiate: vigneti e frutteti flagellati dalla grandine

Danni per almeno un milione e mezzo di euro a circa 450 ettari vigneti, frutteti, ortaggi, mais e soia: è il primo, provvisorio bilancio della violenta perturbazione che mercoledì 31 luglio ha sferzato l’area termale tra Abano e Montegrotto fino a Due Carrare, Maserà e Cartura

Danni per almeno un milione e mezzo di euro a circa 450 ettari tra vigneti, frutteti, ortaggi, mais e soia: è il primo, provvisorio bilancio della violenta perturbazione che mercoledì 31 luglio ha sferzato l’area termale tra Abano e Montegrotto fino a Due Carrare, Maserà e Cartura. Coldiretti Padova e Condifesa Padova, il consorzio che si occupa delle assicurazioni dei prodotti agricoli, stanno raccogliendo decine e decine di segnalazioni dagli agricoltori alle prese con la conta dei danni. E anche per venerdì 2 agosto è atteso il passaggio di una nuova e intensa perturbazione che potrebbe lasciare il segno anche nella nostra provincia.

Danni coltivazioni 2-2

Le zone colpite

Un copione che quest’anno si ripete con una frequenza preoccupante, osserva Massimo Bressan, presidente di Coldiretti Padova: «Le nostre aziende si trovano a fronteggiare continui passaggi di perturbazioni che portano grandine, vento forte e eccesso di pioggia, con conseguenze serie per molte coltivazioni. Mercoledì è stata colpita la zona fra Abano, Montegrotto, Due Carrare, Maserà, Cartura e in parte Albignasego: per venti minuti sono caduti chicchi di grandine grossi come albicocche che hanno sferzato soprattutto i vigneti Doc ai piedi dei Colli, i frutteti fra Due Carrare e Cartura, gli ortaggi a Maserà e Albignasego. Nei vigneti colpiti tra Montegrotto, Due Carrare e Abano la perdita media si aggira oltre il 50 per cento, mentre sui frutteti, in particolare mele e pesche, il danno è anche maggiore. A Due Carrare si arriva anche all’80 per cento in alcune aziende. Danneggiate, seppure con minor impatto, anche le coltivazioni di mais e soia, dove le perdite sono nell’ordine del 30 per cento del prodotto. Stiamo parlando pertanto di un danno complessivo di alcuni milioni di euro. Registriamo danni anche alle strutture come le serre per la coltivazioni dei funghi. Ci stiamo già attivando per la segnalazione all’Avepa e alla Regione dei danni in modo da avviare la procedura per la richiesta dello stato di calamità. L’impatto di questa nuova ondata di maltempo si potrà valutare con maggior precisione nelle prossime settimane quando sarà il momento di vendemmiare l’uva e di raccogliere la frutta rimasta. Ormai passiamo da un’emergenza all’altra e per oggi sono previsti ancora forti temporali con possibilità di grandine nella nostra provincia».

I danni

A fornire i primi numeri è Ettore Menozzi Piacentini, presidente del Condifesa Padova, il consorzio che si occupa dell’assicurazione dei prodotti agricoli. «Finora ci sono arrivate segnalazioni da circa 200 aziende in quell’area. Risultano colpiti dalla grandine circa 250 ettari di vigneti, quasi 100 di seminativi, circa 40 di frutteti e 50 di ortaggi. In totale dunque abbiamo oltre 450 ettari interessati dal passaggio di quest’ultimo temporale, con almeno 1 milione e mezzo di danno. Ovviamente sono numeri che andranno confermati dalle perizie nei prossimi giorni e che purtroppo si sommano alle segnalazioni che stiamo raccogliendo con cadenza quasi settimanale ormai da maggio. Negli ultimi anni l’andamento climatico è sempre più caratterizzato da eventi estremi e il nostro compito come Condifesa è quello di mettere a disposizione degli imprenditori agricoli gli strumenti assicurativi migliori per tutelare i prodotti e il reddito aziendale».

Danni coltivazioni 3-2

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