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Marcato alla ex C&C per verificare la bonifica. Già smaltite 21mila tonnellate di rifiuti pericolosi

L'assessore regionale a Pernumia: «È un risultato in linea con il cronoprogramma che ora prevede la seconda parte. Abbiamo investito 14 milioni di euro per sanare una ferita drammatica per il territorio»

«Ho voluto verificare di persona lo stato di avanzamento dei lavori rispetto allo smaltimento dei rifiuti pericolosi e non pericolosi presenti nel sito, constatando con soddisfazione che su 44.000 tonnellate oltre 21.000 sono già state smaltite.  È un risultato in linea con il cronoprogramma che ora prevede la seconda parte che riguarda nello specifico i rifiuti pericolosi. Un grande lavoro di squadra fra Regione del Veneto, Direzione Progetti Speciali per Venezia, Veneto Acque S.p.A., con la collaborazione dei Comuni coinvolti. Ringrazio i tecnici e le Amministrazioni locali che si sono impegnati per questo grande intervento della Regione, che ha investito 14 milioni di euro per sanare una ferita drammatica per il territorio». Lo ha detto l’Assessore regionale allo sviluppo economico ed energia Roberto Marcato che questa mattina si è recato in sopralluogo presso l’ex-stabilimento della C&C di Pernumia (PD) per verificare lo stato di avanzamento dei lavori di bonifica del sito di via Granze, di cui si sta occupando la ditta Vittadello Spa di Limena.

Il sopralluogo

Hanno partecipato al sopralluogo i tecnici della direzione Progetti Speciali per Venezia di Regione del Veneto, di Veneto Acque S.p.A., azienda in house della Regione incaricata di eseguire i lavori e i sindaci di Pernumia, Marco Montin, e di Battaglia Terme, Massimo Momolo. Lo smaltimento dei rifiuti rappresenta la fase cruciale delle attività che porteranno alla bonifica ambientale dell’area dell’ex C&C, un impianto industriale che, nel 2005, è stato sottoposto a sequestro giudiziario a seguito di un’indagine riguardante il traffico illecito di rifiuti tossici, condotta dalla sezione NIPAF del Corpo Forestale dello Stato. Una vicenda lunga e complessa, per risolvere la quale è stato necessario predisporre un piano di smaltimento di ingenti quantità di rifiuti pericolosi e non pericolosi, per il quale la Regione del Veneto ha messo a disposizione 12 milioni di euro nell’ambito dei finanziamenti della Legge Speciale per Venezia. Gli interventi, realizzati da Veneto Acque S.p.A., riguardano la rimozione e smaltimento di circa 44.000 tonnellate di rifiuti, che, in base agli esiti delle analisi di caratterizzazione, sono classificati, secondo la normativa vigente, in parte come “pericolosi” e in parte come “non pericolosi”. «Il grande rammarico di questa operazione è che chi ha inquinato non sta pagando per quello che ha fatto – conclude Marcato -. Ritengo opportuno che si riveda la legge sui reati ambientali per far passare la voglia a chi intende ferire l’ambiente a spese della collettività».

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