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Giovedì, 25 Aprile 2024
EDILIZIA PRIVATA

Sbloccate le regole per riqualificare vecchi edifici. Sarà più facile convertirli in studentati

La giunta comunale ha dato l'ok ai nuovi regolamenti che serviranno a velocizzare e semplificare il cambio di destinazione d'uso per alcune sacche nere della città che possono essere riqualificate

Più studentati per risolvere il problema della mancanza di alloggi dei fuori sede. Questo è uno dei fini con cui l'amministrazione ha deciso di modificare i regolamenti che stabiliscono i criteri per la monetizzazione delle dotazioni urbanistiche minime negli interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia che, per caratteristiche oggettive, non possiedano gli standard minimi richiesti. Non solo studentati però, ma anche l'opportunità di riqualificare vecchi edifici abbandonati al degrado velocizzando un iter lungo e dispendioso, recuperando quindi delle zone grigie ed evitando il consumo di suolo. Un esempio su tutti: l'Hotel Abritto a Borgomagno.

Il regolamento

Si tratta di una opportunità che il quadro normativo regionale prevede, con l’obiettivo di promuovere nuove modalità di intervento sull’esistente, e di incentivare i Comuni a raggiungere obiettivi di riqualificazione e rigenerazione del tessuto urbano già esistente senza nuovo consumo di suolo. La normativa regionale ha introdotto la possibilità di “monetizzare” gli standard urbanistici minimi dovuti quando non è possibile ottenerli sul terreno, permettendo ai privati di corrispondere al Comune una somma commisurata ad ogni metro quadrato non ceduto o ad opere di urbanizzazione non realizzate. Queste somme andranno in un apposito capitolo di bilancio. Questo permette di avviare interventi di riqualificazione che altrimenti non potrebbero essere attuati e al contempo permette di destinare le risorse economiche così ottenute al miglioramento dei servizi pubblici esistenti. Inoltre, ha stabilito che i relativi proventi, con un apposito vincolo di bilancio, saranno destinati prioritariamente all’acquisizione di aree a standard o alla manutenzione, al miglioramento e alla rifunzionalizzazione, dei servizi pubblici esistenti, con particolare riguardo alla loro accessibilità. L'ok della giunta c'è stato, ma si dovrà attendere l'approvazione del consiglio comunale di lunedì per avere il via libera definitivo.

Bressa

«Si tratta di uno strumento molto importante che renderà più semplice realizzare operazioni di rigenerazione urbana senza nuovo consumo di suolo lì dove non è tecnicamente possibile reperire gli standard, in particolare a parcheggio, previsti dalla normativa – spiega l'assessore all'edilizia privata, Antonio Bressa - .In questo modo si potranno sbloccare operazioni di recupero di edifici abbandonati e inutilizzati rendendoli nuovamente funzionali alle esigenze della città con destinazioni d'uso più adatte alle esigenze di oggi. Si potrà più facilmente per esempio trasformare destinazioni direzionali in nuovi alloggi per gli studenti, assecondando le reali esigenze che oggi ha il mercato edilizio, oppure riconoscere i sottotetti a fini abitativi se ne hanno le condizioni previste. Chiaramente sarà possibile effettuare queste conversioni monetizzando gli standard solo nel caso sia modesta la quantità mancante da reperire o nel caso in cui l'istruttoria tecnica dimostri la fattibilità dell'operazione in relazione alle reale carico urbanistico. E' uno strumento atteso da professionisti e investitori che useremo con la giusta attenzione per recuperare parti di città in alternativa destinate all'abbandono».

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