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Dal Messico a Padova, per amore della conoscenza: l'incredibile storia del dottor Navarro Navarro

Specializzato in chirurgia colon-rettale, ha lasciato tutto per giungere in Ulss 6 Euganea ad apprendere le più moderne tecniche mininvastive, attirato dalle pubblicazioni internazionali del dottor Emilio Morpurgo

Faceva il chirurgo in un ospedale del Messico. E si è licenziato per realizzare il suo sogno: venire in Italia, nel Padovano. Più precisamente all'Ospedale di Camposampiero, attirato dalla fama internazionale del dottor Emilio Morpurgo. José Adolfo Navarro Navarro, 33 anni, nativo di Guadalajara (città del Messico occidentale), in tasca una laurea in Medicina e doppia specializzazione in Chirurgia generale e in Chirurgia colon-rettale, dopo 13 anni sui libri e un'occupazione stabile ha deciso di mollare tutto. Per amor di (ulteriore) conoscenza.

La storia

A raccontarlo è lo stesso dottor Navarro Navarro, single e senza figli, che per imparare dai colleghi camposampieresi (si tratterà un anno) si è pagato volo, vitto e alloggio: «Lavoravo prima di venire qui ma questo era il mio "tempo perfetto" per partire. Sono arrivato nell'ottobre 2018 dopo aver compiuto una ricerca on-line di quale fosse il luogo italiano ottimale per imparare la chirurgia robotica mininvasiva, specificatamente colon-rettale. Ho così conosciuto, all'inizio solo "virtualmente", il dr. Morpurgo, quindi gli ho scritto di me e della mia voglia di venire ad accrescere la mia preparazione». L'Ulss 6 Euganea ha dato il consenso, quindi si sono spalancate le porte dell'Unità operativa complessa di Chirurgia dell'Ospedale “Pietro Cosma” di Camposampiero, diretta appunto dal dr. Morpurgo. E la conoscenza da virtuale è diventata reale. Continua Navarro Navarro: «Arrivo in reparto alle 7.30 di mattina, faccio giro con i chirurghi, poi assisto agli interventi. Ho compiuto tanti sacrifici, ho lasciato il mio lavoro in Messico per venire a imparare, a fine anno tornerò a Città del Messico dove la chirurgia robotica è di altissima specializzazione. Sono molto contento, questa è un'esperienza di vita e di chirurgia, un'esperienza veramente bella. Spero un domani di riuscire a praticare in prima persona questi interventi, e anche di insegnarli ad altri. Con questo bagaglio esperienziale sogno di trovare lavoro, un lavoro molto qualificato». Si dice incantato dall'efficienza del sistema sanitario italiano («molto diverso dal nostro»), il suo sogno professionale è poter lavorare in un'istituzione pubblica o privata, «diventare un chirurgo di referenza. A Camposampiero - sottolinea il dottore messicano - ho imparato non solo le tecniche di chirurgia mininvasiva, ma anche la relazione, l'umanizzazione, il contatto con i pazienti».

I commenti

Il primario Emilio Morpurgo commenta: «È stato un piacere per noi accogliere il dottor Navarro presso il nostro reparto come osservatore delle più avanzate tecniche chirurgiche che applichiamo. In Messico aveva concluso la sua formazione e, dopo aver espletato tutte pratiche amministrative, 7 mesi fa ci ha "scelti". Tornerà nel suo Paese a fine anno». Conclude Domenico Scibetta, direttore generale dell'Ulss 6 Euganea: «Siamo onorati dell'attestato di fiducia che questo giovane chirurgo ha riposto in noi, a testimonianza di come l'eccellenza della nostra sanità faccia parlare di sè travalicando i confini non solo italiani ma europei: la sua eco supera l'oceano, ed è un orgoglio sapere che siamo catalizzatori di nuove forze professionali che esporteranno la nostra cultura e sapienza medica nel mondo».

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