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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Irene Nthenya Eddie, diventata imprenditrice in Kenya grazie a una fondazione padovana

Con il progetto Migradventure della padovana Etimos Foundation la donna è tornata dall'Italia al suo Paese d'origine dove crea abiti e accessori ispirati alla cultura Masai

Un'imprenditrice di successo, capace di lanciare un'attività che valorizza il lavoro femminile e un business che fa gola a livello mondiale. Il tutto grazie al progetto lanciato dalla fondazione padovana Etimos Foundation.

La svolta

Irene Nthenya Eddie è una donna del Kenya arrivata in Italia in cerca di fortuna. Qui ha capito che il suo futuro poteva concretizzarsi grazie a un'idea imprenditoriale innovativa, che le avrebbe permesso di tornare in Africa. Ha risposto a una call for ideas lanciata da Etimos Foundation nell'ambito del progetto Migraventure (finanziato dal Ministero per gli affari
esteri e dall’Agenzia per la cooperazione internazionale) che cerca migranti residenti in Italia con un'idea di impresa da realizzare nel Paese di origine. Grazie alla fondazione Irene ha partecipato a un corso gratuito di business per gettare le basi, su cui ben presto la donna ha creato un'iniziativa di successo.

Moda virtuosa e multiculturale

Ha fondato AirinTribal, che crea abiti e accessori ispirati alla cultura Masai che oggi vengono indossati in tutto il mondo. Forte della sua attività Irene è tornata in Kenya dove ha aperto un laboratorio a Malindi in cui oggi lavorano donne kenyote che possono scegliere l’orario di lavoro per conciliare il carico familiare. «Prima di arrivare in Europa non davo valore ai nostri prodotti etnici locali perché in africa purtroppo cresciamo con questa mentalità» racconta l'imprenditrice «Dopo qualche anno ho invece cominciato a notare che gli europei erano sempre più affascinati dalla moda etnica. Ho cominciato a disegnare gioielli che non avrei potuto trovare da nessun’altra parte, mischiando il gusto europeo con quello africano ed ecco la contaminazione positiva tra culture e lo straordinario spirito di imprenditorialità che può nascere in coloro che emigrano in Europa». Irene ha le idee chiare anche sulla direzione del suo laboratorio: «Non abbiamo orari di lavoro rigidi, preferisco che i miei artigiani si sentano liberi di organizzare il proprio lavoro per privilegiare la responsabilità e non il senso di autorità». AirinTribal ha un punto di appoggio commerciale a Cervia, mentre a Milano ha partecipato alla Fashion Week nel 2017 e nel 2018.

Il progetto

Le imprese che hanno partecipato al progetto Migradventure recentemente sono tutte riunite nell'omonimo portale, attraverso cui si può partecipare al finanziamento. Quasi la metà delle imprese sono rette da donne che in Italia avevano affrontato un felice percorso di integrazione arrivando a occupare posti preminenti nei gruppi e nelle associazioni della diaspora africana. Le aziende nate in Africa grazie a Migraventure spesso traggono ispirazione dalla vita in Italia e in Europa: lavanderie a gettoni, servizi di food a domicilio, copisterie ad alto valore tecnologico, laboratori per analisi chimiche. Non mancano però quelle legate ai settori più tradizionali come l'allevamento, le strutture ricettive o i servizi di sartoria.

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