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Molino Rossetto premiata da Cerif: un passaggio generazionale di successo

L'azienda di Pontelongo ha ricevuto il premio "Storia e tradizione" per aver reinventato un mestiere antico ereditato dalla generazione precedente, a cui è dedicata la vittoria

Molino Rossetto, azienda di Pontelongo che opera nel settore delle farine e preparati speciali, è stata premiata nei giorni scorsi per la categoria "Storia e tradizione" del riconoscimento “Di padre in figlio - Il gusto di fare impresa VIII edizione”. A ritirare il premio, Chiara Rossetto. Le aziende che hanno partecipato provengono dal Nord Italia (71%), e in misura minore dal Centro (17%) e dal Sud (11%).

Nuove generazioni per mestieri storici

L'evento promosso da Cerif - Centro di ricerca sulle imprese di famiglia in seno all’Università Cattolica del Sacro Cuore ha visto il contributo di Credit Suisse, Lca Studio Legale, Kpmg, Mandarin Capital Partners, Lombard International Assurance e la collaborazione della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi e del Sole24Ore. La motivazione, fa sapere Cerif, è che «Con oltre 250 anni di storia e di esperienza nel settore, questa ultima generazione è riuscita a reinventare un mestiere antico, tipicamente espresso dal mondo maschile. Con visione innovativa, alimentata da creatività e intraprendenza, l’erede ha saputo ben interpretare le mutevoli esigenze del mercato e dei consumatori attraverso una forte e originale differenziazione. Per valorizzare la storia e la tradizione dell’attività familiare, l’attuale successore ha avviato un progetto di sviluppo del marchio che ha portato nuovo valore aggiunto ai prodotti e ha fornito garanzia di qualità».

La dedica speciale

A ritirare il premio Chiara Rossetto che, insieme al fratello Paolo, è alla guida della società in qualità diamministratore delegato. «La storia della nostra famiglia è molto importante per tutti noi. Siamo particolarmente fieri di questo premio che vorrei dedicare a mia madre e a mio padre, scomparso a inizio 2018: a loro va il merito di aver trasmesso a me e a mio fratello Paolo l'amore e la passione per il mondo delle farine».

Un passaggio di testimone virtuoso

“Il mondo imprenditoriale italiano è costituito per l’82% da aziende a conduzione familiare, di cui il 97% hanno meno di 20 dipendenti, e ogni anno sono oltre 23mila gli imprenditori coinvolti nel passaggio generazionale» dichiara il professore Claudio Devecchi, amministratore unico e direttore scientifico di Cerif «Durante l’ottava edizione del premio, il Cerif ha avuto ancora una volta l’onore di premiare le aziende che si sono dimostrate più virtuose proprio nel delicato momento del passaggio generazionale, tanto che molte di esse sono già alla quinta generazione, qualcuna addirittura alla settima. La continuità della successione appare come uno dei problemi più difficili e cruciali dell'azienda familiare, non sottovalutarlo è il primo passo per affrontarlo al meglio. Eppure a oggi solo il 22% delle aziende ha già definito accordi per la successione».

I numeri delle imprese

Interessanti sono anche i dati ottenuti dalle analisi statistiche sulle candidature ricevute in questa VIII edizione: il 63% degli eredi che prendono in mano le redini dell’azienda sono uomini, mentre solo il restante 37% sono donne. L’età media dell’erede è quella che va tra i 41 e i 55 anni, seguita dalla fascia 36-40 e over 55. Nel 44% dei casi, la successione è stata pianificata per tempo e realizzata con efficacia, nel 41% dei casi invece si sono riscontrati elementi di discontinuità ma la fiducia nell’erede è comunque alta. Nel 12% il passaggio è avvenuto invece a causa di un evento traumatico (morte dell’imprenditore). Prima della successione, il 54% degli imprenditori ha affermato di averne discusso a fondo in famiglia, mentre durante la successione è l’acquisto di credibilità da parte dell’erede la tappa più importante.

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