rotate-mobile
Attualità

Multa di 5 milioni di euro per un e-commerce di abbigliamento: l'allerta di Ascom

Come si legge nella nota dell'Antitrust, «la società ha annullato unilateralmente gli ordini online già perfezionati dai consumatori in caso di superamento di determinate soglie di resi, omettendo contestualmente l’informativa sul blocco degli acquisti. Inoltre ha prospettato in modo ingannevole i prezzi di vendita dei prodotti e gli sconti effettivamente applicati»

«La differenza? Che nei negozi fisici il prezzo di un capo si può monitorare in qualsiasi momento, sul web è un po’ più difficile e la vicenda lo dimostra». La vicenda alla quale fa riferimento Riccardo Capitanio, presidente regionale di Federrmoda Confcommercio Veneto e di Federmoda Confcommercio Ascom Padova, è quella che ha visto l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sanzionare per 5 milioni e 250mila euro la società Yoox Net-a-Porter Group.

Maxi-multa

Come si legge nella nota dell'Antitrust, l’istruttoria «ha consentito di accertare la scorrettezza di alcuni comportamenti attuati attraverso il sito di e-commerce nell’ambito dell’attività di vendita online di capi d’abbigliamento, di calzature e di altri beni di moda, lusso e design, nel periodo 2019-2022. In particolare, la società ha annullato unilateralmente gli ordini online già perfezionati dai consumatori in caso di superamento di determinate soglie di resi, omettendo contestualmente l’informativa sul blocco degli acquisti. Inoltre ha prospettato in modo ingannevole i prezzi di vendita dei prodotti e gli sconti effettivamente applicati». Aggiunge Capitanio: «In buona sostanza Yoox, senza comunicarlo, impediva ai propri clienti di fare ulteriori acquisti se i resi erano troppi e poi il prezzo finale scontato di alcuni prodotti, in occasione di particolari promozioni, risultava, dice testualmente l’Antitrust, sostanzialmente analogo al prezzo effettivamente praticato nel periodo precedente la promozione, in quanto veniva modificato il prezzo di riferimento rispetto al quale veniva poi applicato lo sconto. Significa che non tutto è oro quel che luccica e che mentre il negozio fisico, proprio perché tale, ha un indirizzo e soprattutto persone con le quali confrontarsi, il web, talvolta, è avvolto nelle nebbie. Piace comunque rilevare che come per i negozi fisici ci sono i vigili che verificano e sanzionano se qualcuno sgarra, così avviene anche per le piattaforme dell’on-line».

Bilancio

«Il 2022 - conclude Capitanio - si è concluso nel segno di una sostanziale stabilità delle vendite (+1,3%) e i saldi sembrano essere partiti con il piede giusto. Siamo preoccupati per i costi energetici che ricadono sull’intera filiera, ma soprattutto lo siamo per l’aumento dei canoni di locazione in funzione dell’inflazione. In soldoni: i nostri negozi pagheranno una mensilità in più all’anno per l’adeguamento Istat e questo, per qualcuno, potrebbe significare abbassare le serrande».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Multa di 5 milioni di euro per un e-commerce di abbigliamento: l'allerta di Ascom

PadovaOggi è in caricamento