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Muore nel Brenta, c'è chi esulta sul web. Odiatori scatenati sui social

Un'ondata di razzismo si è riversata sulle pagine social delle testate locali nelle sezioni dei commenti, alla pubblicazione della notizia del ritrovamento del corpo del 23enne Ossama Benrbeha

Ossama Benrbeha era un ragazzo tunisino di 23 anni. E' morto nelle gelide acque del Brenta. Ripescato l'indomani, si era tuffato nel fiume per sfuggire a un controllo della polizia. Questo è di fatto quello che sappiamo per certo. C'è una inchiesta che mira a chiarire come sono andati i fatti.

Stato di diritto

Questo perché, con tutti i suoi limiti, viviamo in paese dove sono sanciti chiari dei diritti, che valgono per tutti. Il clima di sciacallaggio e di veleno che si è però riversato sul web alla pubblicazione di questa notizia cozza irrimediabilmente con questi principi. Basta guardare sulle pagine social delle testate locali nelle sezioni dei commenti, compresa la nostra di PadovaOggi. L'idea che ci si potrebbe fare leggendo certi commenti, è che viviamo in un luogo dove si esulta alla morte di qualcuno, gli «uno di meno» infatti si sprecano. E c'è tanto razzismo. 

Razzismo

Per altri commentatori, citiamo testualmente, è un «incidente sul lavoro», sottintendendo naturalmente che un nordafricano non può che fare lo spacciatore e banalizzando anche un tema drammatico come quello delle morti bianche. Ma c'è evidentemente anche di peggio, cose che non viene proprio voglia di riportare, figuramoci di scrivere su un giornale. C'è addirittura chi, lo stesso commento sprezzante, lo ha postato sotto l'articolo di tutte le pagine social delle testate che hanno pubblicato la notizia. Naturalmente c'è anche chi si interroga sulla mancanza di pietà che tutti dovremmo avere di fronte alla morte e il rispetto verso il dolore di chi rimane, visto che nella fattispecie stiamo parlando di un giovane 23enne, padre di due figli. Qualsiasi cosa abbia fatto, documenti o no, spaccio o meno, non meritva quella fine. Come nessun essere umano. Per essere giudicati ci sono luoghi appositamente deputati a questo, è non è di certo il web. 

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