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NaturaSì: «Tamponi gratis ai lavoratori che responsabilmente non si sono vaccinati. Libertà individuale sacra»

Un vero e proprio manifesto che inneggia alla libertà e al rischio discriminazioni tra chi ha scelto di farlo e chi no: «Una Babilonia di voci assordanti e contraddittorie. E' molto difficile distinguere la verità dalla menzogna, la realtà dalla semplice opinione. Di una cosa siamo certi: la libertà individuale»

Nelle scorse settimane la catena si supermercati 'NaturaSi' che vende prodotto biologici era finita nell'occhio del ciclone, perché aveva annunciato che avrebbe pagato i tamponi ai propri dipendenti non vaccinati, per permettergli comunque di lavorare senza spendere 15 euro ogni due giorni. Uno dei più noti virologi italiani, Roberto Burioni, aveva risposto dicendo che non sarebbe mai più entrato in uno dei loro locali per acquistare, ovviamente attirandosi le minacce e i commenti dei No Vax. Oggi 25 settembre arriva la spiegazione dei vertici di NaturaSi della scelta attraverso una lettera inviata ai collaboratori che sembra un vero e proprio "manifesto" d'opinione, insolito per marchi di una certa fama. La pubblichiamo integralmente

La lettera

«Carissimi collaboratori, stiamo tutti vivendo una situazione difficile, per molti versi paradossale, innescatasi con la comparsa del virus. Non vogliamo come azienda prendere posizione in questa Babilonia di voci assordanti e contraddittorie, ora è molto difficile distinguere la verità dalla menzogna, la realtà dalla semplice opinione. Di una cosa siamo certi: la libertà individuale. Cerchiamo di difenderla con tutte le nostre forze per non entrare nel meccanismo di lotta e di divisione tra le persone che questa situazione sta innescando. Siamo in un’epoca in cui ogni persona ha la possibilità e il dovere di decidere della propria vita e della propria responsabilità nei confronti di se stesso, della natura e della comunità umana. Oggi più che mai c’è la possibilità di conoscere e conseguentemente di fare scelte coerenti e consapevoli. Come azienda quindi abbiamo deciso, nel rispetto della libertà di ognuno e per evitare discriminazioni nell’ambito del lavoro, di permettere a tutti di svolgere regolarmente i propri compiti in azienda. Per chi quindi ha deciso, con coscienza e responsabilità, di non vaccinarsi provvederemo a contribuire al costo dei tamponi richiesti dalla legge (fino al termine dello stato di emergenza fissato al 31 dicembre) per esercitare il proprio compito lavorativo, a meno che lo Stato non provveda alla spesa come fa per i vaccini. Chiediamo in azienda discrezione e rispetto per qualsiasi scelta di ogni persona in libertà si senta di fare e vorremmo fosse impegno di ognuno evitare di entrare in un meccanismo di giudizio, discriminazione, tanto più che lotta che è uno dei problemi maggiori che sta innescando questo virus nei rapporti tra le persone, oltre che occupare le nostre coscienze che dovrebbero essere impegnate su compiti e pensieri ben più fecondi per l’umanità che non essere prese da sentimenti di paura e di conflitto tra persone».

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