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I nonni salvano i bilanci di quattro famiglie padovane su dieci: lo studio di Coldiretti

Sono oltre 90mila: la testimonianza del “poeta contadino” Resio Veronese, proprietario dell'agriturismo “Campagna Saline" di Sant'Elena, che ora con un affiatato gruppo di volontari gestisce la Piccola Fattoria Didattica realizzata all’interno della storica Barchessa comunale

In quattro famiglie padovane su dieci (oltre 90 mila) sono i nonni a salvare il bilancio domestico messo a rischio dall’inflazione che colpisce il carrello della spesa con l’esplosione dei costi dell’energia a causa della guerra in Ucraina, con una tendenza che si è accentuata anche rispetto ai difficili anni della pandemia: è quanto emerge da una rilevazione on line della Coldiretti sul sito www.coldiretti.it divulgata in occasione dell’assemblea dei Senior della Coldiretti, la più grande associazione italiana di pensionati, a Roma nella sede della Coldiretti, dove è stato aperto il primo salone della cultura contadina salvata dai Senior, alla presenza del presidente della Coldiretti Ettore Prandini e del ministro per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità Eugenia Roccella.

Il "poeta contadino"

Presente la delegazione veneta guidata da Marino Bianchi leader regionale degli over 65, con lui anche il “poeta contadino” Resio Veronese che ha portato la testimonianza dell’impegno degli anziani attivi nella società. Nel suo agriturismo “Campagna Saline” a Sant’Elena, nella Bassa Padovana, operativo fino a poco tempo fa, i clienti oltre che a degustare piatti si approcciano ai tempi andati grazie ad una raccolta di oggetti e strumenti che di fatto è una collezione di ricordi minuziosa e visitabile ora a disposizione dell’amministrazione comunale. A Sant’Elena è operativa la Piccola Fattoria Didattica realizzata all’interno della storica Barchessa comunale, grazie all’impegno di un affiatato gruppo di volontari guidati da Resio Veronese. La Piccola Fattora è a disposizione dei ragazzi della “Casa fuori Casa”, iniziativa dell’associazione Age Speciale per i giovani con disabilità. Seguiti da operatori e psicologi i ragazzi si prendono cura dell’orto, del pollaio e dell’allevamento dei coniglietti nani, con la supervisione di Resio Veronese ed Emma, sempre pronti ad intervenire, a fornire consigli e suggerimenti utili per gestire al meglio la piccola fattoria. «Abbiamo recuperato le vecchie porcilaie della Barchessa, risalenti ad un centinaio di anni fa - racconta Veronese - e con i volontari Luigino Beggio e Guido Barbetta abbiamo ricostruito la struttura ricavandoci il pollaio, un magazzino per l’orto e un porcile, come ai vecchi tempi. Questa fattoria domestica è a disposizione dei ragazzi di Age Speciale per le loro attività all’aperto, tra il verde e la natura. Un grazie va a Coldiretti Padova che mi ha sostenuto e aiutato nel realizzare un progetto inseguito da anni. Fondamentale l’appoggio e la collaborazione del Comune di Sant’Elena e di tutti i fornitori che ci hanno aiutato nella realizzazione della fattoria».

Coldiretti Padova

«Quella di Resio - spiega Massimo Bressan, presidente di Coldiretti Padova - è  memoria sempre generosa che mette a disposizione di piccoli e grandi attraverso le sue parole, i suoi scritti. E anche in questo caso i gesti di una forte coerenza esprimono il senso dell’essere gente di campagna, di tramandare valori antichi e insegnamenti sempre attuali, di essere allo stesso tempo testimone e protagonista della trasformazione dell’agricoltura e dell’ambiente, con le radici ben piantate a terra e il pensiero sempre in movimento. Tuttora impegnato nel sociale e nell’ambito della didattica scolastica, Resio indossa “i panni” del passato per far vivere alle nuove generazioni i segreti di una cultura speciale attraverso la coltivazione dei campi e il racconto di aneddoti, proverbi e detti tramandati. Inoltre è il presidente dell’associazione pensionati di Coldiretti Padova che rappresenta circa diecimila agricoltori senior».

Lo studio

Tra gli italiani che beneficiano della presenza di un pensionato in casa, quasi i due terzi (63%) - rileva Coldiretti - dichiarano che i nonni sono un fattore determinante per contribuire proprio al reddito familiare, mentre il 22% guarda a loro come un valido aiuto per accudire i propri figli, magari per portarli a scuola e seguirli anche una vola tornati a casa. Una possibilità che dà fiducia ma consente anche di risparmiare su doposcuola e baby sitter. Ma esiste anche una ridotta percentuale del 15% - aggiunge Coldiretti - che trova dai nonni un aiuto a livello lavorativo, soprattutto per chi ha un’attività, dall’agricoltura all’artigianato, fino al commercio, e può così beneficiare dell’esperienza accumulata da chi è ora in pensione. Come nella migliore tradizione agricola - spiega la Coldiretti - la presenza degli anziani fra le mura di casa è quindi quasi sempre considerata un valor aggiunto all’interno di un welfare familiare che deve fare i conti sia con la gestione delle risorse economiche disponibili sia con quella del tempo e dei figli in situazioni dove molto spesso entrambi i genitori lavorano e sono fuori casa la maggior parte della giornata. La presenza dei nonni - sottolinea la Coldiretti - è sempre più importante anche rispetto alla funzione fondamentale di conservare le tradizioni alimentari e guidare i più giovani verso abitudini più salutari nelle scuole e nelle case. Uno stile nutrizionale - ricorda Coldiretti - basato sui prodotti della dieta mediterranea come pane, pasta, frutta, verdura, carne, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari che ha consentito - continua Coldiretti - una speranza di vita tra le più alte a livello mondiale pari a 79,7 anni per gli uomini e 84,4 per le donne, anche se con la pandemia si è verificata una brusca inversione di tendenza.

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