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Attualità Prato / Prato della Valle, 32

Due bypass, e tanta voglia di correre: la "rinascita" di Gabriele, dall'operazione alla Stracittadina

57enne perito dell’ufficio tecnico dell’Ulss 6 Euganea, a un anno di distanza dall'operazione al cuore correrà la 10 chilometri di domenica 28 aprile a Padova

Questa è la storia di Gabriele Bacco, 57 anni, perito dell’ufficio tecnico dell’Ulss 6 Euganea. Leggetela, ne vale la pena.

La scoperta

2018, manca poco a Pasqua: quel giorno Gabriele doveva cambiare alcune prese di rete nel reparto di Cardiologia dell’Ospedale Immacolata Concezione di Piove di Sacco. Il destino ha voluto che quell’impegno di lavoro si trasformasse nella miccia per aver salva la vita, perché incrociando in reparto il primario Domenico Marchese colse l’occasione per raccontargli di un paio di svenimenti, qualche giramento di testa, un leggero malessere. Sembrava niente di che, ma lo specialista insistette per approfondire il quadro, prescrivendo esami specifici, dalla prova da sforzo alla coronarografia.

L'operazione

Così Gabriele Bacco scoprì una malattia coronarica grave: due coronarie completamente chiuse, la terza al cinquanta per cento. Per Gabriele scattò subito il ricovero, prima all’Ospedale di Piove di Sacco dove venne tenuto sotto stretto monitoraggio, poi al Centro di Cardiochirurgia Vincenzo Gallucci dell’Azienda ospedaliera di Padova dove fu sottoposto a impianto di doppio bypass. Quindi un periodo di convalescenza e riabilitazione, sempre a Piove di Sacco. A settembre scorso il rientro al lavoro, a continuare la sua attività come referente dell’Ufficio tecnico zona centro, la struttura che si occupa della manutenzione di tutti i fabbricati dell’area ex Ulss 16, tra Padova città e la Saccisica.

La rinascita

È lo stesso Gabriele Bacco a raccontarlo, e a svelare cosa accadrà nei prossimi giorni: «Ho scoperto di essere malato sotto Pasqua dell’anno scorso, il caso ha voluto che mi trovassi nel posto giusto al momento giusto con la persona giusta: questo è stato il primo anno della mia nuova vita, adesso con il mio “cuore messo a nuovo” voglio festeggiare la mia personale “Pasqua di rinascita” correndo i 10 chilometri domenica, alla Maratona di Sant’Antonio». Dipendente dell’Ulss da ventidue anni, la sua “casa lavorativa” lo ha salvato, restituendolo alla piena salute e alla piena vita. Di corsa.

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