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«Chiudiamo anche i park scambiatori e Prandina, è necessario ora prendere misure forti»

Il commento di Andrea Ragona, assessore alla mobilità: «Non nascondo che abbiamo anche ragionato sull’ipotesi di bloccare completamente i mezzi pubblici, ma ci sono molte persone che li utilizzano per andare al lavoro o per necessità»

L’assessore alla mobilità Andrea Ragona commenta il provvedimento di divieto di circolazione dentro la circonvallazione interna:

«Non siamo in una situazione ordinaria, siamo in una situazione di emergenza come mai prima d’ora nella nostra regione ed è necessario e imprescindibile, ora, prendere misure forti. L’ordinanza del Sindaco firmata oggi è la risposta che abbiamo deciso come Giunta di dare, perché la battaglia per sconfiggere il virus ci vede in prima linea. Qualcuno ha parlato di similitudini con la domenica ecologica, ma il discorso è fuorviante. Sappiamo perfettamente che le persone possono raggiungere il centro anche senza l’automobile e abbiamo sempre lavorato proprio per incentivare a muoversi con mezzi alternativi. Per questo siamo consapevoli che chiudere il centro alle auto non basta se l’obiettivo è disincentivare e limitare il più possibile gli spostamenti dei padovani, quanto delle persone che vengono da fuori città. Per avere meno persone è necessario limitare tutti gli spostamenti, con qualsiasi mezzo. Se da una parte non possiamo limitare la libertà delle persone e facciamo un appello a stare a casa e a muoversi solo per necessità, dall’altra, nell’ambito delle nostre competenze, mettiamo in campo soluzioni che ci possono aiutare a raggiungere l’obiettivo. Per questo oltre a vietare gli spostamenti in auto in un’area della città, nelle giornate di sabato e domenica verranno chiusi tutti i parcheggi che possono favorire l’accesso ai mezzi pubblici. Oltre al Parcheggio Prandina, che sarebbe comunque inaccessibile, in accordo con Aps chiuderemo i parcheggi scambiatori a nord e a sud, in modo da disincentivare il più possibile anche l’utilizzo del tram. Non nascondo che abbiamo anche ragionato sull’ipotesi di bloccare completamente i mezzi pubblici. Ma ci sono molte persone che li utilizzano per andare al lavoro o per necessità. E quindi, esattamente come esistono le deroghe per chi si muove in macchina per motivi di lavoro o necessità, deve avere possibilità di farlo anche chi non possiede un’auto. Saranno comunque attentamente monitorati da personale aggiuntivo per il controllo delle capienze. I nostri provvedimenti, uniti alla nuova ordinanza del presidente della Regione Zaia e al senso di responsabilità dei padovani e delle padovane, possono darci significativi risultati. Se così non fosse la nostra comunità ne pagherà le conseguenze, ma sono certo che se ognuno farà la sua parte si potrà piegare la curva dei contagi e sconfiggere il virus».

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