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Il libro di Giorgia Meloni "con la testa in giù": Donazzan attacca i responsabili della libreria

Con una missiva l'assessore regionale ha scritto alla responsabile della rivendita di piazza dei Signori e all'amministratore delegato, chiedendo che si porti maggiore rispetto per il presidente del Consiglio, prima donna a capo di un partito

Dura presa di posizione dell'assessore regionale del Veneto con delega all'Istruzione, Formazione e Lavoro, Elena Donazzan a seguito di una segnalazione ricevuto nei giorni scorsi legata ad una libreria di Padova. Nello specifico oggi, 19 febbraio, l'assessore si è rivolta alla responsabile della libreria Giunti di piazza dei Signori e all'amministratore delegato Martino Montanarini. A creare scompiglio il fatto che da quanto riferito all'assessore Donazzan, i libri del presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni sarebbero stati esposti in vetrina capovolti. 

La polemica

Riferendosi allo spiacevole episodio Donazzan, con una lettera inoltrata alla responsabile della libreria e all'amministratore delegato ha riferito: «Non con l'ultima di copertina, magari per rendere meno visibile il libro, proprio con la testa di Giorgia Meloni ben visibile, ma a testa in giù. Non solo il primo libro della fila, che avrebbe potuto essere causato da distrazione o dal cattivo gusto di un cliente, ma proprio tutti». E ancora: «Questi episodi, verificatisi anche in precedenza in occasione dell'uscita del libro autobiografico dell'onorevole Giorgia Meloni, sono già stati oggetto di cronaca e di condanna e quindi non è ammissibile che in uno Stato civile possa continuare ad accadere e per giunta in una libreria prestigiosa e frequentata da giovani studenti. E' un atto discriminatorio, inaccettabile, da stigmatizzare e che offende tutte le italiane e gli italiani che il Presidente del Consiglio, nell'espletamento delle sue funzioni, rappresenta». Donazzan ha chiuso con un appello al buonsenso: «Da assessore Regionale alle Pari Opportunità inoltre mi indigna particolarmente che questo fatto riguardi una donna, la prima donna Presidente del Consiglio dell’Italia, la prima donna presidente di un partito italiano. Chiedo pertanto - rivolgendosi ai destinatari della missiva - che siate più vigili affinché dentro le vostre librerie vi sia ciò che ci si aspetta da una libreria: cultura e rispetto».

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