Quasi 6 milioni di multe non pagate, parte la caccia a oltre 20 mila evasori

A caccia dei 5,8 milioni di euro di multe non incassate negli anni scorsi. Dal Comunesono partite la scorsa settimana 20.441 lettere di riscossioni coattive, per recuperare gli introiti relativi alle sanzioni fatte dagli autovelox nel 2016 e nel primo semestre del 2017. Un ritardo nel recupero crediti dovuto allo stop pandemico voluto dal governo per non gravare troppo sulle famiglie. Ora che c'è il via libera da Roma, la rincorsa ai cattivi pagatori è ripresa. Della maxi-cifra totale, solo 800 mila euro riguardano invece le multe extra codice della strada, quindi violazioni del regolamento di polizia urbana.

Chi non paga

La procedura prevede che, in caso di mancato pagamento della multa, il verbale sia notificato dalla polizia locale, e qualora il debito non venga saldato entro il termine, il Comune trasmette la posizione da recuperare a MegAsp, la società privata che si occupa della riscossione dopo aver vinto un bando. Qualora dovessero continuare a non pagare, i trasgressori rischiano la decurtazione di un quinto dello stipendio o il fermo della propria auto. Sul tema si è lanciato il centrodestra.

Fratelli d'Italia

La consigliera di Fratelli d'Italia Elena Cappellini: «Le famiglie sono alla canna del gas. Le bollette alle stelle - sostiene Cappellini - .L’attuale giunta ed il sindaco non vengono in consiglio comunale o lo interrompono sistematicamente prima delle mozioni da discutere con urgenza, ma per vessare i cittadini trovano sempre il proprio tempo. La sinistra delle tasse e delle gabelle». In questo caso però si tratta di multe, di regole non rispettate e di "condanne" non pagate. E anche di sicurezza stradale, visto che la maggior parte delle multe riguardano gli autovelox. Temi, sulla carta, molto cari a Fratelli d'Italia.