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Parte l'obbligo del green pass per accedere agli uffici pubblici. Over 50 a lavoro solo con il vaccino

Da domani 1 febbraio cambiano le regole. Anche a Palazzo Moroni si stanno organizzando per i controlli a campioni. Poco meno della metà dei dipendenti ha più di 50 anni

Da domani 1 febbraio, per accedere agli uffici pubblici sarà necessario essere in possesso ed esibire una delle certificazioni verdi Covid-19 (green pass), compresa quella che si ottiene effettuando un tampone antigenico o molecolare con esito negativo (green pass base). In più, per gli over 50 è scaduto il periodo di "clemenza" concesso dall'8 gennaio. Da domani quindi chi non si è ancora vaccinato rischia una multa da 100 euro. Dal 15 febbraio dovranno esibire il super green pass per andare a lavoro, altrimenti rischiamo sanzione e sospensione.

Comune

Nel caso del Comune di Padova parliamo di 849 dipendenti ultracinquantenni, praticamente quasi la metà (in tutto sono 1800). Sarà questa l'occasione anche per misurare l'immunizzazione dentro Palazzo Moroni, dove finora era previsto solo il green pass base, ottenibile anche grazie ad un tampone ogni 48 ore. E ce ne sono di dipendenti che hanno scelto di andare in farmacia ogni due giorni, spendere quasi 200 euro al mese, pur di non vaccinarsi. Ad ottobre una quarantina di loro aveva protestato davanti al municipio, riuscendo ad ottenere anche un confronto con il sindaco di Padova Sergio Giordani e l'assessora alle Risorse Umane, Francesca Benciolin. I lavoratori privi di green pass rafforzato potranno essere sospesi senza retribuzione ed anche sostituiti. La sanzione amministrativa per le violazioni è compresa tra i 600 e i 1.500 euro.

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