Tre parti da tre gemelli ciascuno: la Pediatria supera la straordinaria "prova dei nove"
Nati pretermine in Azienda Ospedaliera di Padova e trasferiti all'ospedale "Pietro Cosma" di Camposampiero insieme alle rispettive mamme dopo la necessaria stabilizzazione in Terapia Intensiva Neonatale
La prova del nove. Anzi, "dei nove": il dottor Luca Vecchiato, primario di Pediatria all’Ospedale di Camposampiero, le definisce - con un battuta - tre «sfornate» di tre gemelli ciascuna, nati pretermine in Azienda Ospedaliera di Padova e trasferiti al "Pietro Cosma" assieme alle rispettive mamme dopo la necessaria stabilizzazione in Terapia Intensiva Neonatale.
Tre per tre
Spiega il dottor Vecchiato sulla pagina Facebook dell'Ulss 6 Euganea: «Nove bimbi prematuri, piccoli di peso ed età che da noi sono cresciuti, hanno imparato a mangiare, hanno risolto i loro problemi respiratori e metabolici, e che dopo una quarantina di giorni abbiamo dimesso, anche se continuano a venire per i vari controlli del caso». In totale 4 maschietti e 5 femminucce per un triplice evento più unico che raro, visto che statisticamente una nascita trigemellare si verifica soltanto per una gravidanza ogni 800 circa. Quando il dottor Vecchiato è arrivato a dirigere la Pediatria di Camposampiero a ottobre del 2019, il reparto soffriva una carenza strutturale di pediatri che riguarda ormai tutte le aziende sanitarie d’Italia. In questi nove mesi, nonostante l’emergenza Covid-19 di mezzo, il personale di reparto è stato progressivamente ricostituito con l’arrivo di tre pediatre a gennaio, una a febbraio, una a giugno e una quinta che comincerà a settembre, per un totale di 7 specialisti in servizio dopo le ferie estive. Un ulteriore concorso per completare l’organico con altri due pediatri sarà espletato in autunno.
Pediatria
Con l’équipe di medici ricostituita e un personale infermieristico già preparato nella gestione dei nati prematuri, la Pediatria di Camposampiero ha quindi potuto riprendere gradualmente la maggior parte delle attività sospese lo scorso anno. Prosegue il dottor Vecchiato: «A novembre abbiamo riaperto alle osservazioni brevi e ai ricoveri programmati per gli interventi chirurgici, ma abbiamo anche ripreso l’accettazione dei fast-track dal Pronto Soccorso e poi le attività di patologia neonatale. In un periodo di difficoltà a reperire specialisti pediatri, e col problema della pandemia che abbiamo dovuto affrontare, posso assicurare che si tratta di una vera e propria impresa. L’assistenza a queste tre famiglie con tre gemelli ciascuna è stata letteralmente la nostra "prova del nove"».