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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Pianificazione delle cure: formazione all'avanguardia per gli operatori dello Iov

La pianificazione condivisa delle cure è quel processo che si sviluppa progressivamente all'interno della relazione di cura e può essere ridiscussa e aggiornata ogniqualvolta intervengano cambiamenti delle condizioni o delle priorità del paziente

La pianificazione condivisa delle cure è quel processo che si sviluppa progressivamente all'interno della relazione di cura e può essere ridiscussa e aggiornata ogniqualvolta intervengano cambiamenti delle condizioni o delle priorità del paziente. Strumento fondamentale per garantire il rispetto dell’autodeterminazione della persona malata, l’equa distribuzione delle risorse e, in generale, la gestione globale della progressioni dei quadri clinici e delle cronicità, la pianificazione condivisa delle cure è normata dalla legge 219/17 che governa la formulazione del consenso informato, regolamentando così la relazione di cura tra professionisti sanitari e paziente.

Pianificazione delle cure

Sull’argomento, il Comitato Etico per la Pratica Clinica (CEPC) dell’Istituto Oncologico Veneto ha dedicato all’Ospedale Busonera di Padova un incontro ECM riservato agli operatori IOV, che ha registrato il tutto esaurito e che verrà proposto il 28 novembre anche nella sede IOV di Castelfranco Veneto (Treviso). Spiega il professor Daniele Rodriguez, bioeticista e presidente del CEPC: «Il tema è stato trattato innanzitutto dal punto di vista generale secondo le indicazioni di legge, poi sono state presentate alcune esperienze di applicazione, inoltre si è approfondito il modello organizzativo delle cure simultanee attualmente applicato in sede IOV. La riflessione ha quindi riguardato le interconnessioni tra pianificazione e cure simultanee. All’orizzonte c’è la costituzione di un gruppo di studio che formulerà proposte e procedure atte a garantire la realizzazione della pianificazione delle cure nel modo più efficace, per migliorare ed armonizzare la risposta dello IOV alle necessità dei pazienti e delle persone che li sostengono, anche nell’ottica di un miglior coordinamento interno e rispetto al territorio. In programma l’anno prossimo anche un convegno aperto alla popolazione sulla pianificazione condivisa delle cure e le cure simultanee». Aggiunge Patrizia Benini, direttore generale dello Iov: «La formazione del personale è un ambito nel quale crediamo e investiamo molto, ed è molto utile proporre incontri di aggiornamento come questo, che allineano il sistema alle più recenti novità normative, soprattutto su un argomento così importante e delicato qual è il risvolto etico della pratica clinica».

Comitato etico

Il Comitato etico per la pratica clinica (CEPC) dell’Istituto Oncologico Veneto svolge una funzione consultiva in relazione ai profili etici delle decisioni sanitarie e socio assistenziali, con l’obiettivo di salvaguardare e promuovere il diritto alla salute, la qualità e l’umanizzazione dell’assistenza. È un organismo indipendente costituito da personale sanitario e non sanitario nominato dal Direttore Generale. Il CEPC analizza casi clinici specifici e situazioni della pratica sanitaria che pongano problemi di discernimento etico, su richiesta degli operatori delle strutture sanitarie che fanno capo allo IOV ed esamina questioni etiche presentate da pazienti e familiari di utenti; può affrontare quesiti, posti dalla Direzione dello IOV, di carattere etico-organizzativo. Il tutto, senza sostituirsi ai soggetti coinvolti - pazienti, operatori sanitari e famiglie o tutori - nella decisione che deve essere assunta. Il CEPC, inoltre, organizza iniziative di formazione e sensibilizzazione sulla bioetica e offre il proprio contributo al tema dell’allocazione e dell’impegno delle risorse nel Servizio Sanitario Regionale.

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