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«Serve un piano Marshall per abbattere le liste d'attesa in ospedale»

Nino Pipitone spinge con la sua associazione affinché ci siano investimenti adeguati e scrive a Zaia e alla Aulss 6

«La situazione delle “Liste di attesa” in Veneto,  e nella provincia di Padova in particolare, per visite specialistiche e prestazioni diagnostiche è ormai insostenibile per garantire il diritto alla salute. Rappresenta la prima e piu’ importante causa di passaggio alla sanità privata pura». A denunciare la situazione è l'associazione Padoba Bene Comune, che ha anche inviato una lettera al Presidente della Regione Luca Zaia, all'assessore Lanzarin e al direttore generale Aulss6 Paolo Fortuna.

Piano Marshall

«Chiediamo alla regione Veneto e l’Aulss6 di Padova di mettere in campo un vero e proprio Piano Marshall Sanitario che nel medio termine riduca drasticamente i tempi di attesa per le prestazioni sanitarie - dice Nino Pipitone, leader del movimento - .Questo risultato si puo’ ottenere solo investendo adeguate risorse finanziarie sul territorio e aumentando il numero delle prestazioni sanitarie specialistiche nei nostri Ospedali, Distretti e Ambulatori. Chiediamo da subito un Piano di Lavoro che veda il coinvolgimento dei Professionisti della Sanità Pubblica»

Le proposte

«Proponiamo di predisporre un Piano di Recupero Liste di Attesa che , sulla base delle disponibilità extra dei Professionisti Sanitari Pubblici , preveda l’apertura di nuovi spazi di prenotazioni specialistiche. che nel giro di 6-12 mesi portino le attese a tempi ragionevoli e compatbili con il diritto alle cure. E ancora la Regione e l’Aulss6 devono investire sulla professionalità degli Specialisti che lavorano nel pubblico. Vengano indirizzizzati almeno una parte degli incentivi economici destinati a coopertaive e gettonisti superpagati, verso gli Specialisti del Sistema Sanitario Regionale. Bisogna consentire ai medici specialisti, su base volontaria, di poter  lavorare il sabato, la domenica, la sera, la notte nelle strutture pubbliche che hanno grave carenza di medici e per aumentare gli ambulatori dedicati al recupero delle liste di attesa. Auspichiamo che anche a livello nazionale il nuovo governo proceda ad accedere ai fondi di 37 miliardi del Meccanismo Europeo di Stabilità (Mes) che povrebbero essere utilizzati dalle Regioni prioritariamente per ridurre le liste di attesa».


 

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