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Politiche sociosanitarie, ok al piano di zona di ambito. Colonnello: «Strumento strategico»

L'assessora ai servizi sociali: «La scuola è per sua natura un punto di riferimento per le comunità: è il luogo dove si formano le cittadine e i cittadini del domani, ma anche quello dove si sviluppa il confronto tra famiglie e territorio»

Dopo diverse ore di discussione, ieri sera il Comitato dei sindaci dell’Ambito di Padova ha approvato il Piano di Zona di Ambito. Entro 10 giorni il documento dovrà essere armonizzato con gli altri 3 Ambiti del distretto dell’ULSS6. Il risultato di questo processo sarà poi votato dalla Conferenza dei Sindaci. 

Assessora Colonnello

L’assessora al sociale Margherita Colonnello sottolinea: «Il Piano di Zona è lo strumento principe di definizione e programmazione degli indirizzi strategici relativi alle politiche sociosanitarie di un territorio. La saggia decisione del presidente Bisato prima e Gianella ora è stata quella di aprirlo alla consultazione dal basso di tutti gli attori istituzionali che innervano la nostra realtà sociale e al Terzo Settore. Nonostante i tempi stretti, dettati da evidenti ritardi della Regione nel definire le Linee guida dei Piani, Padova ha svolto così un importante lavoro di confronto e sintesi. Adesso è fondamentale non abbandonare questa modalità, continuando nel lavoro di confronto costante attraverso i tavoli di lavoro per mappare bisogni e risposte sociali e organizzare opportune sinergie tra tutti gli attori». 

Comitato dei sindaci

L’assessora prosegue: «Impegnata da una mozione votata all’unanimità dal Consiglio Comunale della passata amministrazione, (firma Fiorentin, Barzon Colonnello), ho voluto portare all’attenzione del Comitato dei Sindaci la richiesta di inserire nel Piano di Zona l’impegno a sperimentare nel nostro territorio la figura dello psicologo di base. Andranno ora trovate le modalità per realizzare questo proposito, per dare risposta alle tante richieste che emergono dal territorio per organizzare efficaci politiche di prevenzione al problema sempre più sentito della salute mentale. Inoltre, ho voluto sottolineare la sensibilità dell’amministrazione di Padova in altri due ambiti: quello della prevenzione alla dispersione scolastica e quello della disabilità. La scuola è per sua natura un punto di riferimento per le comunità: è il luogo dove si formano le cittadine e i cittadini del domani, ma anche quello dove si sviluppa il confronto tra famiglie e territorio. Ho voluto sottolineare il ruolo strategico della scuola impegnando i servizi a aderire e promuovere i Patti Educativi di Comunità, strumento di raccordo e sinergia tra scuole e territorio previsto dal Ministero dal 2020. Il percorso di crescita delle persone con disabilità, di norma, affronta alcuni momenti particolarmente delicati di transizione. Si tratta del passaggio da un ordine di scuola all’altro e del passaggio tra scuola e mondo del lavoro. Per sostenere maggiormente i ragazzi e le ragazze con disabilità e le loro famiglie, anche i servizi sociali possono fare di più. In particolare ho richiesto che sia quantificata la presenza effettiva dei servizi ai Gruppi di Lavoro Operativi (GLO) per verificare l’efficacia e la frequenza del raccordo tra istituzione scolastica e servizi. I risultati di questa mappatura ci consentiranno di articolare una riflessione su come sviluppare ulteriormente il prezioso rapporto tra istituzioni. Inoltre ho proposto di stabilire una connessione più solida tra i Servizi, in particolare il Servizio per l’Inclusione Lavorativa, e i Centri per l’Impiego. Le risorse degli uni e degli altri possono essere messe a sistema per accompagnare in modo uniforme le persone con disabilità al mondo del lavoro, già a partire dalle esperienze di Pcto»

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