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Piazza Gasparotto, la risposta a spaccio e senza dimora è una postazione fissa della polizia

L'annuncio del Prefetto: «Uno straordinario esempio di polizia di prossimità». L'ufficio sarà aperto dal lunedì al sabato dalle 08 alle 20. Il Sindaco: «Ci sono stato spesso e fa male vedere certe situazioni, con tante persone in difficoltà»

«Siamo qui per annunciare un'iniziativa assunta dall’amministrazione comunale e la questura in materia di sicurezza integrata. Nella fattispecie oggi annunciamo l’istituzione di un ufficio di polizia in piazza Gasparotto. Come prefetto applaudo alle intese raggiunte per l’apertura di questo che è un esperimento pilota che può essere di esempio per altre realtà». Sono le parole usate dal Prefetto Raffaele Grassi annunciando questa novità che partirà da metà gennaio. Spiega il sindaco Giordani: «Quando ho fatto questa proposta al Questore si è subito detto d’accordo tanto da propormi di farlo insieme. Sono stato spesso in piazza Gasparotto e fa male vedere certe situazioni, con tante persone in difficoltà. E’ un problema di umanità, non stiamo militarizzando la piazza. Dobbiamo investire ancora di più nel sociale perché i prossimi mesi saranno ancora più complicati». Insiste su questo punto il primo cittadino: «Bisogna aiutare i più fragili e i più poveri, metteremo altre risorse nel sociale. Abbiamo aumentato gli sforzi per l’emergenza invernale e anche i posti letto». A queste parole segue l'entusiasta commento del Prefetto: «Uno straordinario esempio di polizia di prossimità». La soluzione scelta per affrontare il nodo Gasparotto è frutto di una serie di riflessioni fatte dall'amministrazione con i vari soggetti che operano nella piazza oltre che alle forze dell'ordine, viene spiegato durante la conferenza stampa. 

«Ne abbiamo cominciato a parlare pochi mesi fa - spiega il questore Antonio Sbordone - e quando è emersa la possibilità di aprire un ufficio in quella zona e ci siamo subito messi all’opera per realizzarla. Serve una presenza strutturale, quindi un ufficio di polizia. E’una zona critica perché ci sono varie categoria di socialità, quindi l’intervento deve essere assolutamente congiunto. Lì saranno collocati poliziotti ci quartiere, quindi qualificati per un certo tipo di lavoro. Per loro formazione devono essere aperti ai colloqui e dare gli strumenti ai vari uffici per offrire i servizi che servono. La polizia non sostituisce ma affianca i servizi sociali». Il questore fa poi notare: «Non bastano le forze di polizia, serve collaborazione tra i vari soggetti che operano in quella piazza e supporto alle iniziative. Gli uffici saranno in piazza Gasparotto, garantendo la presenza in tutta la zona che poi porta alla stazione. Non c’è però nessuna intenzione di militarizzare il territorio, c’è però l’auspicio che ci sia una inversione del trend rispetto a quell’area». Tra i presenti all'annuncio anche perché ha lavorato a questa soluzione, l’assessora al sociale Margherita Colonnello: «E’ una opportunità per tutto il quadrante della stazione. L’arrivo dell’ufficio della polizia porta nuove risorse per affrontare le problematiche di quell’area. C’è il tema della socialità di residenti e associazioni che andiamo a incentivare. Mettere in comunicazione le piazze Gasparotto, Mazzini e Degasperi è una priorità. Il legame tra forze di polizia i servizi sociali possono permetterci di essere ancora più a fianco dei soggetti che frequentano quella zona».

L’apertura è prevista per metà gennaio. I poliziotti saranno presenti nel nuovo ufficio dalle 08 alle 20 dal lunedì al sabato. «Sono dieci agenti più un ispettore che opereranno lì, ma questo diventerà anche un punto di riferimento per le altre forze come la Polizia Locale, i carabinieri e Guardia di Finanza», ha specificato il Questore.

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