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Pnrr, soldi alle chiese veneziane e zero euro per le padovane

Emerge dall'elenco dei finanziamenti approvati dal Pnrr per il fondo edifici di culto e per il fondo di adeguamento sismico di torri e campanili

Per la chiesa dei Gesuiti a Cannaregio arrivano 4,5 milioni. Per il campanile di Santo Stefano, a San Marco, altri 7,7 milioni. Pioggia di soldi dal Pnrr per le chiese di Venezia. Zero euro invece per Padova. È quanto emerge dall'elenco dei finanziamenti approvati dal Pnrr, portati alla luce dal Mattino di Padova, per il fondo edifici di culto e per il fondo di adeguamento sismico di torri e campanili. In totale quasi mezzo miliardo di euro (per l'esattezza 490 milioni) che è stato distribuito in tutto il Paese. Dappertutto tranne che nella città del Santo, dove pare non ci sia un luogo di culto o un campanile che necessiti di sistemazione. Resta da capire se sia mai stata fatta richiesta di fondi, visto che negli ultimi mesi molte chiese sono state ristrutturate grazie all'opportunità del Superbonus 110%. In ogni caso il Veneto si porta a casa una parte importante dei fondi europei, in particolare il capoluogo lagunare. Nel Veneziano è stato finanziato il restauro della chiesa di San Filippo Neri e di San Domenico a Chioggia. E poi il campanile di Santo Stefano a San Marco e quello della chiesa di San Martino a Burano. Nel Veronese finanziato il restauro della pieve di San Giorgio di Valpolicella a Sant'Ambrogio e poi delle pievi di San Salvatore e Santa Giustina a Sona. Infine nella città scaligera il campanile della chiesa di San Fermo, la torre abbaziale di San Zeno, il sacello rupestre dei Santi Nazaro e Celso e la chiesa e il campanile di San Tommaso.

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